Lavoro e professione

La necessità di un approccio attento alle differenze di genere nelle professioni sanitarie

di Teresa Calandra *

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24 Esclusivo per Sanità24

Il progetto SeGeA (Approccio attento alle differenze date da Sesso e Genere) nelle professioni sanitarie è un'iniziativa della Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm e Pstrp) che si propone di affrontare in modo sistematico il tema dell'equità di genere all'interno delle professioni sanitarie, con uno sguardo attento alle differenze di sesso e genere.
Il progetto - che sarà presentato il 14 luglio al Senato della Repubblica in occasione del convegno "Approccio attento alle differenze date da sesso e genere nelle professioni sanitarie" - è nato su impulso dell’articolo 3 della legge 3/2018, che prevede l'applicazione e la diffusione della medicina di genere nel Ssn, fornisce l’impianto normativo per promuovere l'implementazione di queste politiche, a cui ha fatto eco il recente decreto interministeriale del ministero della Salute e del ministero dell’Università e della ricerca dello scorso 11 aprile, riguardante il "Piano formativo nazionale per la medicina di genere".
La realizzazione di questo importante progetto è frutto della collaborazione tra la Fno Tsrm e Pstrp e EngHea Engendering Health. Uno degli elementi cruciali di tale iniziativa è l'indagine condotta sullo stato di lavoro e di vita dei 170mila professionisti sanitari iscritti agli albi che afferiscono agli Ordini Tsrm e Pstrp, al fine di rilevare eventuali diseguaglianze di genere. L'analisi promossa da SeGeA è fondamentale per averci fornito l’opportunità di mettere in luce le disparità esistenti e identificare gli ambiti in cui è necessario intervenire in modo strutturato e non rimandando alla sensibilità di ognuno.
Considerare le differenze di genere nella pratica clinica consente di identificare e affrontare in modo più efficace le specificità biologiche, psicologiche e sociali che possono influenzare la salute di uomini e donne. Tuttavia deve farci riflettere uno dei dati rilevati dall’indagine, che mette in luce la scarsa conoscenza della differenza di sesso e genere nella medicina. Promuovere un approccio di genere nella pratica clinica già durante il percorso di laurea può contribuire ad aumentare l'appropriatezza e la personalizzazione delle cure, generando un circolo virtuoso che porta benefici sia alle persone assistite che al Ssn. Ciò significa garantire una maggiore equità nell'accesso ai servizi di cura, una migliore comprensione delle diverse esigenze e preoccupazioni della popolazione, nonché la promozione di programmi di prevenzione e di interventi più mirati.
Sempre dall’indagine è emerso come le donne siano gravate da carichi maggiori di cura e assistenza familiare. Già nel 2022 da uno screening condotto dalla nostra Federazione nazionale, su una parte significativa della popolazione (sul 40% - 59.828 professionisti), ha rivelato che quasi il triplo delle donne rispetto agli uomini richiede il part-time lavorativo. Questo dato oggettivo testimonia come alcuni fattori influiscano negativamente sulla carriera professionale e politico/istituzionale delle donne. Il part-time lavorativo, sebbene possa fornire una certa flessibilità nelle responsabilità di cura, può avere ripercussioni negative sulla carriera professionale delle donne. Lavorando meno ore, le donne potrebbero avere minori opportunità di avanzamento, promozione e crescita professionale rispetto ai colleghi a tempo pieno. Ciò può creare uno squilibrio di potere nella sfera lavorativa, limitando le possibilità di partecipazione delle donne in ruoli decisionali e influenti, sia a livello politico che istituzionale. Tutto quel che oggi sappiamo o che sapremo studiando questi fenomeni non può solo servire a capirli meglio, ma devono necessariamente essere utilizzati per prevenirli, quindi usando questo sapere per progettare e realizzare interventi che ne prevengano o controllino le cause.
In conclusione, è fondamentale utilizzare le conoscenze acquisite attraverso il progetto SeGeA al fine di promuovere un cambiamento positivo all'interno delle professioni sanitarie. L'obiettivo è porre maggiore attenzione alle differenze di sesso e di genere e lavorare verso una medicina di genere più inclusiva ed equa. Attraverso SeGeA e altre iniziative simili, si può incrementare la sensibilità, la conoscenza e l'expertise riguardo alla cura attenta alle differenze di genere, offrendo una formazione dedicata ai professionisti sanitari che consideri anche le peculiarità emerse dai dati raccolti durante l’indagine.

* presidente FNO TSRM e PSTRP


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