Lavoro e professione

Fisioterapia, una risposta ai bisogni di salute in tutti i luoghi di vita

di Simone Cecchetto *

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24 Esclusivo per Sanità24

La fisioterapia è una scienza giovane e in continua evoluzione e la Giornata mondiale della Fisioterapia- promossa in tutto il mondo l’8 settembre dalla World Physiotherapy, l’organizzazione internazionale della disciplina - è l’occasione per fare il punto sul suo sviluppo anche nel nostro Paese. Grazie alla recente istituzione degli Ordini dei fisioterapisti (Ofi) e della relativa Federazione (Fnofi) oggi sappiamo con certezza chi sono i fisioterapisti "veri". In Italia 70.000 fisioterapisti (https://www.fnofi.it/blog/identikit-dei-fisioterapisti-italiani-ecco-i-numeri-della-professione/ ) intervengono con competenza e passione in tutti i reparti degli ospedali - dalle rianimazioni alle degenze post-acuti - nelle strutture residenziali e diurne per disabili e per anziani, negli ambulatori pubblici e privati, nelle cure domiciliari, nei centri di ricerca. Ma il loro contributo è sempre più essenziale e indiscutibile anche nelle strutture sportive, nelle scuole e nei luoghi di lavoro nonché nei nuovi luoghi previsti dal Pnrr e dal Dm77 come le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità, gli Hospice. La Fisioterapia interviene in questi luoghi attraverso strategie proprie come la valutazione funzionale, esercizi terapeutici, terapie manuali, terapie fisiche, tecnologie assistive (come ausili, ortesi, protesi e adattamenti ambientali), educazione terapeutica. Tutto questo anche utilizzando nuove tecnologie, come analisi strumentali del movimento, robotica, realtà virtuale, teleconsulti, o ambienti facilitanti come l’acqua.
Un recente rapporto di Oms Europa (https://www.who.int/europe/publications/i/item/9789289058506 ) stima che in Italia 27 milioni di persone abbiano bisogno di riabilitazione; di questi, il 61% per disordini muscolo-scheletrici, l’8,6% per disordini neurologici, il 6,5% per malattie cardio-respiratorie. La fisioterapia, in questi come in altri ambiti, pianifica, attua e verifica programmi di valutazione, prevenzione, cura, riabilitazione, abilitazione, palliazione di disabilità transitorie, persistenti o progressive (https://aifi.net/wp-content/uploads/2017/03/PolicyStatementAIFI-2A-ModelliOrganizzativi-approvato-in-DN-05.03.2017.docx_.pdf ); molteplici sono le specializzazioni cresciute negli anni anche grazie alla spinta propulsiva dei Gruppi e Network di Interesse specialistico (Gis/Nis) dell’Aifi e di altre realtà come Arir, Airm e Sif.
Basti pensare alla fisioterapia muscolo-scheletrica che potenzia i processi di recupero negli esiti di trauma e interventi ortopedico-traumatologico, riduce dolore e disabilità nelle malattie reumatiche e in disfunzioni come lombalgie, cervicalgie e di altri sistemi articolari; o alla fisioterapia neurologica che sviluppa strategie innovative per il recupero funzionale in cerebrolesioni e mielolesioni o per mantenere la migliore qualità di vita possibile in malattie degenerative come Parkinson, Sla e Sclerosi multipla; o alla fisioterapia cardiorespiratoria che interviene con altissime competenze fin dalle rianimazioni e segue poi ovunque la persona con malattie cardiorespiratorie per massimizzare le sue performance; o alla fisioterapia pelvi-perineale che permette alle persone, maschi e femmine, di superare problemi spesso sottaciuti come l’incontinenza urinaria e fecale o il dolore sessuale; o alla fisioterapia linfologica e oncologica che riduce disfunzioni come linfedema o lipedema e migliora per quanto possibile la qualità di vita delle persone con neoplasie.
E ancora: la fisioterapia pediatrica che potenzia lo sviluppo funzionale di piccoli pazienti, dalla neonatologia fino all’adolescenza, in malattie congenite o acquisite, come paralisi cerebrali infantili o malattie neuromuscolari; la fisioterapia sportiva che aiuta gli atleti di ogni livello, dagli amatoriali agli high-level, a mantenersi in salute e a ritornare quanto prima alle più alte prestazioni dopo infortunio o intervento; la fisioterapia nell’anziano che promuove un invecchiamento sano e attivo e limita gli effetti dei cambiamenti associati all’età avanzata, come problemi di equilibrio, osteoporosi, sarcopenia, deterioramenti cognitivi.
La forte rappresentanza istituzionale della professione garantita da quest’anno da Fnofi e Ofi e lo sviluppo culturale promosso da società scientifiche come Aifi sono e saranno garanti delle migliori risposte ai bisogni di salute dei cittadini in tutti i loro luoghi di vita.

* Presidente nazionale Associazione italiana di Fisioterapia (Aifi)


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