Lavoro e professione

Denatalità, ostetriche da potenziare e valorizzare per diffondere la cultura della salute riproduttiva

di Silvia Vaccari *

S
24 Esclusivo per Sanità24

Il tasso di fertilità in Italia è tra i più bassi d’Europa, numeri peggiori si registrano solo in Spagna e a Malta. Nel 2022, per la prima volta dall’Unità d’Italia, nel nostro Paese si è scesi a meno di 400mila nati. Ora, di fronte ai dati del primo semestre 2023 che mostrano un ulteriore calo di 3.500 nascite non si può restare a guardare. Le ostetriche/i sono professioniste sanitarie esperte della salute della donna e, come tali, rappresentano i principali fulcri su cui fare leva per combattere la denatalità. Possono essere considerate delle vere e proprie sentinelle presenti in ogni maglia della rete di assistenza territoriale, dal domicilio, ai consultori di quartiere, fino agli ambulatori e agli ospedali. Tuttavia, tra le ostetriche/i, così come tra i medici e gli altri professionisti sanitari, la carenza di personale è un problema che il Sistema sanitario nazionale trascura ormai da molti anni. Implementare il numero di ostetriche/i non significherebbe solo migliorare l’assistenza ospedaliera e territoriale, dagli ambulatori, ai consultori, ma anche offrire nuovi servizi che puntino alla prevenzione.
Tra i luoghi privilegiati in cui diffondere la cultura della tutela della propria salute riproduttiva c’è la scuola, di ogni ordine e grado. Le ostetriche/i dovrebbero essere presenti all’interno degli istituti scolastici, sin dalla scuola dell’infanzia, con progetti strutturati e continuativi, da svolgere in sinergia con il personale docente e le famiglie. I risultati emersi dallo ‘Studio nazionale fertilità’, finanziato dal ministero della Salute, infatti, hanno mostrato chiaramente come la tutela e la promozione della salute sessuale e riproduttiva rappresentino importanti aree d’intervento in tutte le fasce d’età per garantire il pieno sviluppo degli individui. E questo è possibile solo grazie ad un approccio multidisciplinare, in cui appare centrale il ruolo dell’ostetrica/o, che aumenti la consapevolezza in tutti i cittadini dell’importanza della tutela della propria salute sessuale e riproduttiva.
Un Piano d’azione che intenda preservare la fertilità e combattere la denatalità deve necessariamente valutare non solo gli aspetti sanitari, ma anche quelli socio-economici. Non è ammissibile che, mentre l’occupazione generale in Italia cresce, il divario di genere resta invariato. Solo per citare alcuni dati dall’ultimo bollettino Istat pubblicato il 31 gennaio, su 334mila occupati in più registrati in un anno, tra dicembre 2021 e lo stesso mese del 2022, oltre l’88% sono uomini. Sostenere le donne nel lavoro, significa sostenere le famiglie, di cui le donne sono indiscutibile fulcro e, di riflesso, le nascite. E l’ostetrica/o è senza alcun dubbio il professionista sanitario legittimato e competente nel tutelare e promuovere la salute della donna, in ogni fase della sua vita, garantendo migliori esiti di salute riproduttiva e prevenzione delle cause e di infertilità.
Si constata, con rammarico, la persistente visione parziale del ruolo e valorizzazione della nostra professione, in contrasto con le direttive e politiche sanitarie europee, soprattutto per il rischio di sviluppo di inadeguate politiche socio-sanitarie per il raggiungimento di obiettivi di salute della donna e per migliorare i tassi di fertilità e natalità. Il 13 gennaio 2023 è stato istituito, presso l’Ufficio di gabinetto del ministero, il Tavolo tecnico di approfondimento delle tematiche relative alla procreazione medicalmente assistita. E nonostante la comprovata competenza delle ostetriche in questo ambito, la Fnopo non è stata mai convocata. Lo stesso è accaduto anche per il Tavolo tecnico sugli stili di vita, insediatosi lo scorso luglio: le ostetriche non sono mai state invitate a partecipare. Eppure, le ostetriche, in virtù della loro formazione professionale, potrebbero offrire un valido contributo, sia teorico che pratico, in qualsiasi Piano di promozione della natalità.

* Presidente Fnopo - Federazione nazionale degli Ordini della professione di ostetrica


© RIPRODUZIONE RISERVATA