Lavoro e professione
Sanità pubblica, dall’assemblea delegati di 7 sindacati una piattaforma in difesa del Ssn
di Radiocor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
Reale e finanziata abolizione del tetto di spesa per il personale, in particolare per quello socio-sanitario, con lo stop a precariato e rapporti di lavoro atipici, stop inoltre a “processi imperanti di appalto del personale e al lucro delle cooperative”, ricorso alle prestazioni aggiuntive da razionalizzare, sostegno alle retribuzioni dei professionisti sanitari con risorse contrattuali “a tutt’oggi drammaticamente sottofinanziate, con un 5,78% di aumento previsto dalla legge di bilancio per il Ccnl 2022-2024, a fronte di un’inflazione maturata nel triennio che raggiunge il 17%, una perdita di potere d’acquisto di 11,22 punti che non ha eguali”. Sono queste le principali richieste contenute nella piattaforma a difesa del Ssn messa a punto a margine dell’assemblea unitaria, organizzata a Roma, dei delegati di Uil-Fpl, Fp-Cgil, Nursind e Nursing Up per il comparto, Uil-Fpl medici, Aaroi Emac, Fassid, Fp-Cgil medici e dirigenti sanitari e Fvm per l’area della dirigenza. Tra le altre richieste dei 7 sindacati, c’è quella di finanziare adeguatamente la formazione di tutti i professionisti “attraverso la revisione del numero programmato e con l’introduzione del contratto formazione lavoro per le specializzazioni” e la programmazione di una sicura transizione digitale.
In generale l’iniziativa romana ha mirato ad “avviare un movimento che si identifica nella rabbia di centinaia di migliaia di lavoratori della sanità e ne vuole raccogliere le energie, per costruire un percorso di mobilitazione che sensibilizzi e coinvolga tutta la cittadinanza nella difesa del diritto alla salute sancito dall’Art 32 della Costituzione”.
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