Medicina e ricerca

Baby-oncologia: a Torino la Pet è un sottomarino colorato

di L.Va.

Il centro diagnostico Irmet di Torino ha scelto di dedicare ai bambini uno spazio colorato e divertente. Sembra di stare in mezzo al mare e invece sono i locali per la Pet dedicati ai pazienti più giovani. I bambini oncologici che devono sottoporsi all’esame per la diagnosi o per monitorare lo stato della cura. Fin dall’accettazione i baby pazienti potranno seguire un percorso dedicato, che li accompagnerà prima nella sala di attesa che ha preso le sembianze di un isola nell'oceano, per poi proseguire nella sala Pet, dove il macchinario è un sottomarino che naviga in acque limpide, piene di pesci che sorridono. «L'infanzia è quel periodo spensierato che i nostri piccoli pazienti perdono affrontando cure e fatiche da giganti perciò nel nostro piccolo cerchiamo di preservarlo il più a lungo possibile», afferma Elisabetta Salza, amministratore delegato Irmet.
«Guardando gli accessi nel nostro centro – prosegue - ci siamo resi conto che sempre più bambini e ragazzi arrivano in Irmet, per sottoporsi a un esame importante e decisivo come la Pet. Abbiamo allora cominciato a riflettere che qui, così come negli ospedali in generale, tutto è pensato per un paziente adulto. Insieme ai medici e ai tecnici, abbiamo deciso che era ora di cambiare punto di vista e di rendere il percorso in Irmet per i più piccoli un po' meno “pesante”».
Irmet, già centro di eccellenza per la Pet in pediatria ha deciso di dedicare il suo undicesimo anno di attività ai bambini.
Di un percorso di tal genere, che parte dall'accettazione e arriva alla consegna del referto, totalmente pensato, studiato e strutturato per i bambini, non c'è traccia. Negli Stati Uniti, al Miller Children di Long Beach e all'Advocate Lutheran General Children's Hospital di Philadelphia, si trova qualcosa di simile, così come al Bambin Gesù di Roma dove è stata allestita una Ludo Tac, che fa giocare i piccoli prima di sottoporsi a un esame diagnostico.

I sostenitori
Il progetto ha trovato numerosi sostenitori tra le imprese e ha ottenuto il patrocinio al progetto di UGI (Unione Genitori Italiani), FIAGOP (Federazione Italiana Associazione Genitori Oncoematologia pediatrica Onlus) e di AIEOP- Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica.


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