Medicina e ricerca

Glaucoma, più prevenzione per fermare il «ladro della vista»

di Simona Turco (oculista del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti presso il Policlinico “A. Gemelli”, Roma)

Il glaucoma rappresenta una delle principali cause di disabilità visiva, la seconda causa di cecità al mondo e la prima non reversibile. La definizione più attuale è quella di una “neuro otticopatia su base multifattoriale in cui si verifica una perdita caratteristica delle fibre del nervo ottico”. Cosa significa? Significa che il danno, quasi sempre causato da una pressione intraoculare troppo elevata per quell'occhio, interessa il nervo ottico con conseguente riduzione progressiva e irreversibile del campo visivo che può, anche a lungo, non essere notata dal soggetto. È questa la ragione per cui il glaucoma viene comunemente definito “il ladro silenzioso della vista”. La riduzione del campo visivo può essere talmente grave che il soggetto diviene funzionalmente non vedente, anche se può permanere una buona capacità visiva centrale.

Il deterioramento dei rapporti sociali, l'isolamento, l'angoscia e il dolore sono tutti elementi che incidono pesantemente sulla qualità di vita di un individuo, anche se non sono monetizzati. Il glaucoma costituisce, inoltre, un onere finanziario per i sistemi sanitari. Alla luce di queste brevissime considerazioni di ordine umano, medico, psicosociale ed economico è evidente che il glaucoma è una patologia per la quale la prevenzione secondaria, e quindi una diagnosi precoce, risulta fondamentale. Ciò significa che è necessario individuare la malattia quando ancora non dà sintomi particolari, ossia quando non si sa di esserne affetti. Ricordiamo che in Italia sono circa 1 milione le persone colpite dal glaucoma e solo la metà ne è a conoscenza.

Se il glaucoma viene diagnosticato in tempo utile può essere curato (i trattamenti possibili sono colliri, procedure laser, interventi chirurgici) e controllato. Allora, che fare? Una semplice visita oculistica è sufficiente a individuare un glaucoma in fase iniziale. È necessario, pertanto, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specie in presenza di fattori di rischio quali l'età (la frequenza aumenta progressivamente con l'età, per cui, dopo i 40 anni è bene fare una visita oculistica che comprenda anche la misurazione della pressione oculare) e la familiarità (avere un parente di primo grado affetto da glaucoma aumenta di 2-4 volte il rischio di sviluppare la malattia).

Anche quest'anno, in occasione della “Settimana Mondiale del Glaucoma”, l'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – Iapb Italia onlus, impegnata a promuovere la prevenzione delle malattie oculari che possono causare la perdita della vista e la riabilitazione visiva dei soggetti ipovedenti, sostiene la campagna “C'è così tanto da vedere. Non perdere nulla: prevenire è semplice”. Dal 6 al 12 marzo, saranno coinvolte nell'iniziativa oltre 70 città italiane con check-up oculistici gratuiti e gazebo informativi.

Le visite oculistiche che prevedono anche la misurazione della pressione oculare saranno effettuate a bordo di unità mobili oftalmiche (speciali camper attrezzati) e in alcuni ambulatori oculistici. Inoltre, per promuovere tutte le iniziative, la Iapb Italia onlus ha realizzato una campagna sociale con Mediafriends con la funzione di informare sull'importanza della prevenzione e sul fatto che il glaucoma è una malattia molto più diffusa di quanto si possa ritenere i cui danni, irreversibili, si possono evitare solo grazie ad una prevenzione mirata, ad un trattamento costante e a controlli periodici.
Per trovare il punto più vicino dove si effettueranno i check up oculistici basta collegarsi all'indirizzo www.iapb.it/settimanaglaucoma.



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