Medicina e ricerca

Giornata mondiale contro la malaria, Amcli: potenziare monitoraggio e strategie di contrasto

Nonostante alcuni segnali critici sulla diffusione di questa gravissima infezione, la cui giornata mondiale si celebra il 25 aprile, il Rapporto Annuale sulla Malaria rilasciato dall’Oms nel dicembre scorso ha evidenziato un ulteriore calo dei nuovi casi: 212 milioni nel 2015 con 429.000 morti in tutto il mondo. Dal 2010 al 2015 i nuovi casi di malaria sono diminuiti del 21% e il numero di decessi è diminuito del 29%.
Sono risultati che confermano come le strategie messe in atto dall'Oms e sostenute con i fondi di alcune nazioni e fondazioni siano utili ed estremamente efficaci.
Purtroppo dal 2013 al 2015 si è rilevato un calo dell'applicazione di queste strategie (uso di zanzariere da letto impregnate di repellente delle zanzare, tecniche di diagnosi rapida e il trattamento preventivo in gravidanza e nei bambini sotto i cinque anni) in particolare in alcuni paesi per la presenza di atti di guerra. E' una lotta a 360 gradi che insegna molto: dalla pace all'economia e al controllo delle malattie.
Occorre insistere nell'implementazione delle strategie di contrasto e prevenzione fin qui adottate, diffondendo le tecniche nei Paesi più poveri ed estendere l'interesse, la vigilanza e le capacità di diagnosi nei Paesi potenzialmente meno a rischio soprattutto sui flussi di ritorno dalle aree a maggiore diffusione.
Un passo importante in questa direzione è costituito dalla recente edizione – a distanza di 10 anni dalla prima pubblicazione- dell'aggiornamento dellelinee guida sull'eliminazione della malaria , indicando nuovi strumenti e strategie per raggiungere l'obiettivo. Ove queste indicazioni fossero seguite ed adottate, si stima potrebbero potenzialmente essere azzerati i casi incidenti di malaria entro il 2020.

Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) aderisce completamente a questo documento, ribadendo come la vigilanza non debba essere per nessun caso ridotta neanche in quei paesi, come il nostro, da anni esenti da fenomeni rilevanti. Tuttavia l'impegno dell'associazione resta immutato nelle sedi internazionali, dove sono approfonditi e discussi gli interventi proposti per i paesi a maggiore rischio. La diffusione di questa grave infezione risente anche delle mutate condizioni climatiche mondiali, dove in zone del mondo sono sempre più frequenti periodi di clima mite e piovoso, condizioni ottimali per la proliferazione delle zanzare, primo vettore di diffusione dell'infezione.
Il punto di partenza sono oggi le direttive del “Global Technical Strategy for Malaria 2016-2030”, un documento pubblicato nel 2015 con l'obiettivo di eliminare la malaria in almeno 35 paesi entro il 2030. «Come microbiologi clinici impegnati ogni giorno in Italia condividiamo lo spirito del nuovo intervento dell'Oms, sintetizzato in un documento, che non è immutabile ma sottoposto periodicamente ad aggiornamenti, non offre un approccio unico per tutti, ma suggerimenti e indicazioni che dovranno essere adattati alla realtà locale di ogni paese», dichiara Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese


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