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Apiafco: il diritto alla salute sia garantito anche ai pazienti non Covid

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"L'urgenza del Servizio sanitario nazionale di far fronte all'epidemia da Covid-19 ha messo in secondo piano il diritto alla salute: i dati diffusi dall'Agenzia sanitaria nazionale delle Regioni registrano la cancellazione di 52 milioni di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche nel periodo gennaio-settembre 2020, il 30% di un'attività di cura che difficilmente potrà essere recuperata. A farne le spese sono le persone afflitte da altre patologie, non di rado complesse e debilitanti come le malattie croniche". Così Valeria Corazza, presidente dell'Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO), punto di riferimento nazionale per chi è afflitto da psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della pelle che in Italia colpisce circa 2 milioni di persone.

"Dobbiamo evitare a tutti i costi che questi malati soffrano più del dovuto a causa dell'emergenza sanitaria - aggiunge Corazza - , un rischio che purtroppo diventa sempre più evidente e concreto con il prolungarsi delle misure adottate in ambito sanitario. Per farlo, è necessario ricondurre le opportune restrizioni nell'alveo della proporzionalità e, soprattutto, della non discriminazione: i pazienti con malattie croniche, come ad esempio la psoriasi, devono poter essere ascoltati, assisiti e curati come ogni altro malato; devono godere di protezioni adeguate rispetto allo stato di salute e accedere in tempi ragionevoli alle terapie, pena l'acuirsi di disagi di varia natura: la mancanza di contatto diretto con il proprio dermatologo e aderenza alle terapie è causa di stress e tensioni che influiscono negativamente sui pazienti, determinando un peggioramento della patologia. Senza contare che lo status di malato cronico non di rado si somma a quello di malato Covid, a causa di fragilità che espongono maggiormente al virus. In altre parole: una battaglia combattuta su due fronti, un'emergenza nell'emergenza".

Fondamentale la consapevolezza dei pazienti di ciò che possono legittimamente chiedere alle strutture sanitarie: "Ne parleremo in due incontri online - informa Corazza -, trasmessi dalle 18 alle 19,30 sulla piattaforma https://www.pso-qol.it/: martedì 4 maggio "Diritti del paziente: i benefici derivanti dal riconoscimento della propria condizione", condotto da Raffaele Migliorini, Coordinatore Generale Medico Legale Vicario e Coordinatore Centrale Centro "Studi e Ricerche" CGML presso l'INPS; martedì 11 maggio "I diritti dei pazienti nei confronti dei servizi sanitari", coordinato da Teresa Petrangolini, Direttore Patient Advocacy Lab di ALTEMS, Università Cattolica del Sacro Cuore".

Gli incontri sono ascrivibili al più ampio percorso formativo gratuito online "Patient Involvment School: focus sulla psoriasi", finalizzato a generare processi di empowerment nei pazienti psoriasici e atopici, ai quali viene garantita una formazione incentrata su aspetti concreti e del vivere quotidiano (programma completo al link https://www.pso-qol.it/patient-involvement-school-focus-sulla-psoriasi/).


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