Medicina e ricerca

Paradontologia: le priorità sono ricerca, prevezione e divulgazione scientifica

di Sara Lavorini

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24 Esclusivo per Sanità24

Sarà il professor Francesco Cairo docente di Parodontologia all'Università di Firenze a guidare la Società Italiana di Parodontologia ed Implantologia (SIdP), eletto come nuovo presidente per il biennio 24-25. La SIdP è ritenuta una della più importanti società scientifiche del settore e conta attualmente circa 2000 iscritti tra soci attivi, ordinari, igienisti dentali e studenti provenienti da tutte le regioni italiane. La SIdP fin dall'inizio della sua missione si è posta come principale obiettivo la prevenzione, la diagnosi delle malattie dei tessuti parodontali e il loro ripristino funzionale ed estetico, anche attraverso procedure implantologiche.

"Per me è motivo di grande onore ed orgoglio l’elezione a presidente SIdP – dichiara Francesco Cairo -, la nostra società ha più di 40 anni di storia e rappresenta un importante punto di riferimento nazionale ed internazionale nel campo della Parodontologia ed Implantologia. All'interno di questa associazione convivono con grande equilibrio gli animi universitari e libero professionali e ciò ha sempre permesso una fantastica integrazione di capacità cliniche eccelse con ricerca di livello eccellente. Questo fa di SIdP una società straordinariamente attrattiva per i giovani, i liberi professionisti e i ricercatori. Durante il mio mandato da presidente – spiega Cairo – cercherò di proseguire il lavoro di Luca Landi, attuale presidente, e di Nicola Sforza, presidente nel biennio 22-23. In particolare, cercherò di mantenere alta qualità scientifica dei nostri congressi. Molto importante sarà inoltre continuare l’attività di divulgazione scientifica sulle parodontiti, condividendo con i pazienti le informazioni sulla possibilità delle moderne terapie parodontali e implantari, sul ruolo della prevenzione e sull’infezione di origine parodontale che può avere un impatto sulle malattie sistemiche. In altre parole vogliamo condividere un messaggio molto importante: facendo diagnosi precoce si possono salvare prevedibilmente i denti e prevenire gravi complicanze sistemiche".

La malattia parodontale è una patologia cronica infettiva che colpisce le strutture di supporto attorno il dente come gengiva e osso. La causa principale dello sviluppo della malattia è la placca batterica che si deposita attorno al dente e a livello del margine gengivale, ma anche lo stress il fumo e uno stile di vita scorretto dove è presente una cattiva alimentazione, sono fattori di rischio fondamentali. La parodontite è una malattia che purtroppo si manifesta in concomitanza anche ad altre patologie e condizioni sistemiche, come il diabete le malattie infettive e anche la gravidanza. Presso l’Università di Firenze, sono al momento in corso importanti ricerche scientifiche in campo parodontale, per studiare nuovi protocolli terapeutici e cercare così di salvare la dentatura alle persone affette da gravi parodontiti.

"Il nostro gruppo si occupa attivamente di ricerca clinica in Parodontologia da diversi anni – spiega Cairo -, in particolare di terapie parodontali in pazienti giovani e chirurgia gengivale ed ossea ricostruttiva. Abbiamo inoltre una collaborazione solida con alcuni ricercatori del mondo della clinica medica per investigare l'effetto sistemico delle parodontiti. Ad esempio, abbiamo attive molte linee di ricerca con la Diabetologia di Careggi diretta dal Prof. Mannucci, e molto recentemente abbiamo vinto un prestigioso premio internazionale con una ricerca che dimostra che le gravi parodontiti influenzano il controllo della glicemia nel diabete insulino-dipendente. Nella nostra università è inoltre attivo un Master a tempo pieno in Parodontologia e Implantologia: i nostri ragazzi passano assieme a noi tre anni, acquisendo progressivamente competenze specialistiche nel nostro settore".

L’odontoiatria è sempre di più una disciplina medica che si interfaccia con le altre branche della medicina, purtroppo le catene “Low cost” hanno trasformato il settore dentale in un business dove spesso i giovani laureati vengono sottopagati. Uno degli obiettivi della SIdP è anche quello di aiutare i neo odontoiatri a trovare il loro percorso professionale e renderlo appagante e sempre ricco di nuovi stimoli. "Credo il tema delle catene odontoiatriche sia una tematica davvero complicata. Intanto è molto importante sapere che chi entra nel corso di Laurea in Odontoiatria – conclude Cairo - affronta un percorso complesso con 6 anni di studi e che le prospettive sono diverse da 10 anni fa. La libera professione è molto più difficile e richiede un alto livello di competenza. In particolar modo credo sia importante investire adeguatamente anche nel post laurea alcuni anni per ricavarne preparazione specialistica. Per cui c'è bisogno di dedizione, determinazione e molto studio. Credo che questi elementi, assieme alla pazienza, possano ancora aprire le porte all'esercizio della professione ad alto livello".


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