Medicina e ricerca

Green Pass, Crisanti: no al tampone ogni 72 ore, lasciapassare solo dopo 24 ore

di Radiocor Plus

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Il Green Pass è un'anomalia perché la protezione del vaccino per quanto riguarda l'infezione dopo sei mesi, si passa dal 95 al 40 per cento, quindi aver protratto la validità del vaccino da 6 mesi a un anno non ha nulla di scientifico. Il Green Pass è una misura per indurre la popolazione a vaccinarsi, abbiamo raggiunto livelli importanti di vaccinazione e poi anche il fatto del tampone dopo due/tre giorni, non c'è nulla che giustifichi misure di questo genere perché una persona si può infettare il giorno dopo oppure quando fai il tampone puoi essere ancora infetto a livelli bassi e dopo tre giorni c'hai una carica pazzesca. Il Green Pass per avere un impatto sulla trasmissione dovrebbe essere limitato a quello che hanno fatto la seconda dose entro sei mesi e a chi ha fatto il tampone dopo le 24 ore». Così Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia molecolare Università di Padova, a 24Mattino su Radio 24.


© RIPRODUZIONE RISERVATA