Medicina e ricerca

Vaccino spray antinfluenzale per i bambini: una “nuova” opportunità di prevenzione

di Francesco Vitale *

S
24 Esclusivo per Sanità24

L’influenza è un problema di salute pubblica che non riguarda solo adulti e anziani ma interessa anche l’età pediatrica. Occorre ricordare che la scelta di vaccinare i bambini contro l’influenza stagionale, nasce dalla necessità di proteggere non solo i più piccoli ma anche tutta la comunità e in particolar modo le persone a rischio tra cui gli anziani essendo la fascia pediatrica la principale responsabile della diffusione di questo virus. Infatti il ministero della Salute, raccomanda la vaccinazione antinfluenzale a tutti i bambini dai 6 mesi in su.
Da questa stagione è utilizzato anche in Italia, come già avveniva in altri Paesi, un vaccino antinfluenzale in formula spray nasale che sostituisce la tradizionale iniezione per i più giovani. Questo tipo di somministrazione può contribuire a facilitare la gestione della vaccinazione dei bambini che notoriamente non amano le iniezioni.
Ai vaccini quadrivalenti iniettivi, che in base agli studi clinici ed epidemiologici hanno dimostrato di essere efficaci e sicuri, si è aggiunta quindi la disponibilità a livello nazionale per la popolazione giovanile (2-18 anni) di un vaccino antinfluenzale quadrivalente vivo attenuato che ha la caratteristica di essere somministrato per via inalatoria intranasale. Tale via di somministrazione vaccinale ha, infatti, un significativo valore immunologico, perché stimola la produzione di anticorpi mucosali igA che formano una barriera protettiva attiva nella sede di ingresso del virus.
Negli ultimi anni questo vaccino spray è stato adottato in alcuni paesi europei e soprattutto nel Regno Unito dimostrando non solo i benefici della vaccinazione per i bambini ma indirettamente anche per l’intera popolazione. La vaccinazione antinfluenzale spray dove praticata ha mostrato un alto gradimento da parte dei genitori e del personale sanitario, e potrebbe contribuire ad un più facile raggiungimento degli obiettivi di copertura vaccinale. Questo vaccino, utilizzato da 15 Regioni italiane nella stagione in corso, non ha effetti collaterali particolarmente rilevanti e, ove presenti, in forma di febbricola, malessere generale e inappetenza, si risolvono generalmente nel giro di 24-48 ore dalla somministrazione.
L’importanza di questa immunizzazione anche in età pediatrica va valutata non solo nell’ottica delle strategie preventive ma anche nella prospettiva economica tenuto conto dei costi relativi a visite, farmaci, ospedalizzazioni, alla perdita di giorni di scuola e di produttività lavorativa di tutti quei genitori che devono restare a casa per assistere i figli malati.
Pertanto, da quest’anno, con il vaccino spray, insieme con gli altri vaccini antinfluenzali, abbiamo anche in Italia un’arma in più per affrontare e sconfiggere l’influenza nei bambini.
Di questo argomento si discute il 23 febbraio con esperti provenienti da tutta Italia in occasione di un interessante webinar - “Focus on: La vaccinazione antinfluenzale spray nei bambini, presente e futuro” -, realizzato con il contributo non condizionante di Astrazeneca. Tra i temi al centro dell’evento c’è la fondamentale sinergia collaborativa tra l’igiene pubblica e la pediatria che, soprattutto negli ultimi anni, ha dimostrato grande efficacia nell’ambito delle vaccinazioni pediatriche.

* Professore Ordinario di Igiene dell’Università degli Studi di Palermo


© RIPRODUZIONE RISERVATA