Medicina e ricerca

Fascicolo sanitario elettronico da rilanciare grazie al Data Lake e alla granularità dei dati

di Fabrizio Oliva *

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24 Esclusivo per Sanità24

Con la medicina digitale e in particolare con lo sviluppo di dispositivi connessi a internet e dell’intelligenza artificiale possiamo fare un passo avanti nella cura dei pazienti e nella ricerca clinica. La tecnologia ci mette a disposizione una serie di strumenti efficaci per selezionare i pazienti ma anche per seguirli nel lungo periodo e analizzare comportamenti e abitudini nella vita quotidiana.
Fascicolo sanitario elettronico e studi perpetui. In questo quadro si inserisce come strumento di grande utilità il Fascicolo sanitario elettronico (Fse): sistema informatizzato che raccoglie, organizza e archivia in formato digitale i dati relativi alla salute del paziente, consentendo la condivisione sicura e rapida delle informazioni. Diversi studi infatti hanno preso in esame le potenzialità del Fse nello sviluppo di studi clinici controllati e da quanto emerge in letteratura sembra che il Fse oltre alla riduzione dei costi della ricerca clinica consenta di reclutare più facilmente i pazienti e di ottenere risultati di real world. Possiamo quindi andare incontro all’esigenza della medicina dei nostri giorni rispetto al passato infatti in medicina si sente sempre più l’esigenza di studi clinici che consentano di ottenere risposte personalizzate, cucite sulle caratteristiche individuali dei singoli pazienti e che non abbiano come riferimento solo il paziente medio. Non è più sufficiente avere evidenze che si basino su pazienti medi rappresentativi di una condizione ideale: la realtà, oggi ancora più che in passato, è fatta di pazienti complessi con plurimorbilità e sempre più anziani. Un aspetto importante è la diffusione degli studi perpetui, caratterizzati dall’assenza in fase di progettazione di una data di fine prestabilita, proprio per tenere aperta la possibilità di confronto e per poter verificare l’efficacia o l’inefficacia di un farmaco nel lungo periodo. L’arruolamento dei pazienti in continuo consente di collezionare un campione demografico che è molto più simile per caratteristiche cliniche ed esiti a quello che si osserva nella pratica quotidiana piuttosto a quanto si verifica con un protocollo classico. Anche in questi termini il Fse si presenta come strumento potenzialmente di grande efficacia.
Ma ad oggi il Fse è stato un fallimento, forse bisogna pensare a un Fse snello, facendo anche riferimento a due concetti innovativi: il Data Lake e la granularità. Il Data Lake viene usato per definire un archivio di dati di grandi dimensioni nel quale i dati sono conservati in formato grezzo e non strutturato in cui vengono raccolti dati provenienti da diverse fonti, per esempio dati di laboratorio, dati di imaging medico, dati demografici dei pazienti e altri tipi di dati relativi alla salute. L’uso del Data Lake può diventare uno strumento importante per l’elaborazione dei dati del Fascicolo sanitario elettronico poiché consente di memorizzare i dati in formato grezzo mantenendo tutti i dettagli originali dei dati, inclusi quelli non strutturati e semi-strutturati, senza doverli trasformare in uno schema rigido. Nell'ambito del Fascicolo sanitario elettronico ciò è prezioso poiché i dati sanitari possono contenere una vasta gamma di informazioni, alcune delle quali potrebbero non essere facilmente classificabili in uno schema strutturato. Un altro vantaggio è la flessibilità, in quanto è possibile costruire schemi personalizzati in base alle domande specifiche che vogliono risolvere. Un Data Lake quindi può consentire di ottenere una visione più completa e dettagliata con ricadute positive in termini di qualità della pratica clinica.
Poi vi è la granularità dei dati, uno strumento per conoscere i dettagli. Più precisamente in informatica si parla di granularità del dato proprio in riferimento alla possibilità di settare vari livelli di dettaglio (o di sintesi) dei dati raccolti. Non è semplice definire a priori quale sia la migliore granularità. Se si fa riferimento al Fascicolo sanitario elettronico la granularità del dato raccolto deve essere tale da consentire di prendere decisioni appropriate. Sicuramente non deve essere troppo bassa in quanto avere pochi dettagli non consente di raccogliere informazioni sufficienti.
D’altra parte però secondo alcuni autori anche una granularità troppo alta potrebbe non essere sempre la soluzione ideale. In questo caso occorre considerare anche chi è che andrà a utilizzare il dato per prendere decisioni il medico di medicina generale, lo specialista, l’infermiere. Partendo da questi concetti potremmo dare un grande contributo come Associazione al correttivo del nuovo Fse o pensare a qualche altro modello, ricordandoci che da queste scelte deriverà il successo o l’insuccesso del futuro della ricerca clinica.

* Presidente Anmco e Direttore Cardiologia 1 Ospedale Niguarda di Milano


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