Medicina e ricerca

Oncologia: uniformare e rafforzare sul territorio i servizi di supporto psicologico

di Marco Bellani*, Paolo Gritti** e Angela Piattelli***

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La giornata nazionale della Psico-Oncologia, promossa da SIPO (Società Italiana di Psico-Oncologia) per il 23 settembre, è giunta alla sua settima edizione. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza sulla efficacia, convalidata da ampia letteratura scientifica, degli interventi di supporto psicologico rivolti ai pazienti oncologici e ai loro caregiver. Quest’anno il tema prescelto concerne l’innovazione e l’integrazione dei trattamenti psico-oncologici in ragione delle evidenze di ricerca che suggeriscono il ricorso ad una più ampia diversificazione dei programmi di supporto psicologico in oncologia. Questi programmi devono tener conto della necessità di personalizzare questi interventi sugli univoci bisogni di ciascun paziente, nonché dell’orientamento interdisciplinare dell’oncologia moderna. Le risorse della multimedialità consentono oggi di innovare le procedure di diagnosi e trattamento in Psico-Oncologia in termini di tempestività, pertinenza e disponibilità verso una più ampia platea di pazienti e caregiver.
La Psico-Oncologia è la disciplina che, sviluppatasi intorno al 1950 negli Stati Uniti, è progressivamente cresciuta negli anni in tutto il mondo, e si occupa, in maniera specifica, delle conseguenze psicologiche causate da un tumore. Poiché ammalarsi di cancro è un avvenimento traumatico, che investe tutte le dimensioni della persona (la sfera psicologica, i valori individuali e spirituali, i rapporti interpersonali e sociali) e non solo quella fisica, comprendere a fondo qual è l’impatto della malattia e delle conseguenti terapie sull’esistenza, rappresenta un punto fondamentale per fornire ai pazienti la necessaria assistenza.
Se l’ansia, la paura, la preoccupazione, la demoralizzazione, la rabbia, sono normali risposte alla malattia, quando queste diventano più intense, più continue e perseveranti, è importante richiedere un aiuto psicologico specialistico. Una valutazione accurata della risposta emozionale dei pazienti affetti da cancro e dei loro familiari, rappresenta un principio fondamentale per la Psico-Oncologia, poiché il disagio psicologico, al pari della malattia fisica, è un parametro vitale da misurare e monitorare regolarmente sia durante la fase attiva di malattia che nel follow-up.
La Psico-Oncologia è dunque necessaria per garantire, alla persona ammalata di tumore e ai suoi familiari, una migliore qualità di vita e un’assistenza ottimale. Tutto ciò è in sintonia con quanto la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), fondata nel 1984, porta avanti nel nostro Paese. La SIPO unisce le figure professionali (psicologi, medici, oncologi, psichiatri ed altri operatori sanitari) che lavorano nell’ambito dell’oncologia e dell’assistenza alle persone malate di cancro e alle loro famiglie. Un obiettivo fondamentale di SIPO è quello di creare le linee-guida, secondo gli standard internazionali accreditati, sulla formazione dei medici e delle figure professionali che operano nel settore oncologico e identificare la figura dello Psico-Oncologo, il professionista psicologo o psichiatra, che abbia svolto un percorso formativo specifico in oncologia e nelle cure palliative. La SIPO è presente, sul territorio nazionale con con l’istituzione di sezioni regionali per favorire la diffusione della cultura psiconcologica negli ospedali e nelle aziende sanitarie, nelle istituzioni e nella comunità. La Psico-Oncologia si basa su una serie di diversificati approcci terapeutici rivolti al paziente, ai caregiver e al personale sanitario. Questa disciplina prevede l’erogazione di interventi psicologici durante tutto il percorso di cura, includendo la fase di fine vita. L'obiettivo principale è migliorare il benessere psicologico dei pazienti e dei loro familiari, promuovendo un'adeguata adesione al trattamento e favorendo la loro capacità di affrontare le sfide legate al cancro in modo più efficace. Ed è proprio il benessere psicologico il tema che verrà trattato nel corso del XVII Congresso Nazionale SIPO che si terrà a Brescia a novembre prossimo. Gli Psico-Oncologi lavorano per aiutare i pazienti a gestire lo stress, l’ansia, la depressione e le altre reazioni emotive conseguenti alla diagnosi di cancro. L’approccio moderno è incentrato sulla cosiddetta Psico-Oncologia personalizzata, ovvero un approccio specifico nella gestione dei pazienti oncologici che tiene conto delle esigenze psicologiche ed emotive individuali di ciascun paziente considerando che ogni paziente ha una storia personale unica, una serie di esperienze e risorse che influenzano la sua reazione alla diagnosi di cancro e al trattamento.
In Italia esiste una elevata disparità nella erogazione degli interventi psiconcologici. La nuova edizione de “I numeri del cancro in Italia 2022” (AIOM, AIRTUM) stima che il numero di nuovi casi di tumore in Italia nel 2022 è pari a 390.700 (esclusi i tumori della cute non melanomi). Poco meno di 400.000 persone, e relative famiglie, si troveranno pertanto a dovere affrontare il carico psicologico che, come ben sappiamo, aggrava il percorso delle cure oncologiche. La medesima pubblicazione riporta che, nel 2020, circa 3.6 milioni cittadini italiani, pari al 5.7% della popolazione, vivono con una pregressa diagnosi di tumore.
Diversi studi evidenziano che dal 30% al 40% dei pazienti con cancro riferiscono sintomi di disagio emotivo (dovuto agli effetti della malattia e dei trattamenti e al conseguente impairment psico-sociale), molti dei quali soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo psichico (Disturbi depressivi, Disturbi d’ansia, Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti, ecc.). Ciò comporta che almeno 1.300.000 pazienti necessitano di un intervento psico-oncologico di grado diverso. Ad essi vanno aggiunti i caregivers, i familiari e gli operatori sanitari colpiti dal “distress” derivante, rispettivamente, dall’assistenza al proprio congiunto o al carico di lavoro. Da ultimo si deve tenere in conto la riabilitazione psico-sociale per le 900.000 persone considerate guarite dal cancro.
Le risposte del Piano Oncologico Nazionale (PON) 2022-2027 alla crescente domanda di cure psico-oncologiche, appaiono del tutto inadeguate e insoddisfacenti. Nel PON si parla di Psico-oncologia nel paragrafo 3.7. In esso si formula un buon razionale e si elencano una serie di raccomandazioni che riconoscono la necessità della Psico-oncologia ed il bisogno di implementare i differenti tipi di intervento durante tutto il processo di cura di pazienti e di familiari, come pure nelle azioni di prevenzione (es. screening) e all'equipe curante. Purtroppo, però, si è ben lontani dal recepimento, anche parziale, delle linee di indirizzo inerenti l’assistenza psico-oncologica dettate dalla Comunità Europea nell’European Guide on Quality Improvement in Comprehensive Cancer Control (CanCon) e degli Standard previsti dai Comprehensive Cancer Care Networks (CCCN’s), ai quali si rimanda. Nel PON 2022-2027 manca ogni riferimento a quanto previsto dal Documento Stato-Regioni sulle Reti Oncologiche del 17 aprile 2019, che sanciva l'obbligatorietà della figura dello psico-oncologo nella maggior parte dei PDTA attuati nelle Reti Oncologiche Regionali e prevedeva l’istituzione di Servizi di Psico-oncologia. Mancano altresì la stima del bisogno, il numero di psico-oncologi necessari ad assicurare il servizio rispetto a quelli attualmente in organico, la tempistica di attuazione e le risorse per il percorso di presa in carico psicologica. Il riferimento al bonus psicologo previsto dal “Decreto sostegni bis” ed inserito nell’ultima versione del PON, non può ritenersi una misura strutturale adeguata e specifica, che possa soddisfare il fabbisogno di assistenza psico-oncologica. Vengono infine omessi quegli elementi specifici che sono indispensabili per dare pratica attuazione agli interventi psico-oncologici, e precisamente: obiettivi strategici, linee strategiche, indicatori di monitoraggio (già concordati con gli esperti dell'ISS), risorse disponibili e/o necessarie, azioni per il riconoscimento della figura specifica dello psico-oncologo (core curriculum, iter formativo) ed identificazione di LEA specifici.
Un’importante svolta è arrivata dalla regione Lazio con la Legge Regionale 26 luglio 2022, n. 15 “Promozione dei servizi di assistenza psico-oncologica nella rete oncologica regionale”, pubblicata su Bollettino Ufficiale della Regione Lazio N. 63 Ordinario del 28/07/2022. L’articolo 4 della summenzionata legge prevede che “alla Giunta Regionale spetta il compito di definire gli ambiti di intervento dell’assistenza psico-oncologica nella Rete oncologica regionale e adeguare gli atti amministrativi adottati in materia”.
Il nostro augurio è che, sull’esempio della Regione Lazio, iniziative simili possano avere ampia attuazione in tulle le Regioni italiane per assicurare, a tutti i cittadini, pari opportunità di cura e sostegno.

* Presidente SIPO
**Past President SIPO
***Vice Presidente SIPO


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