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Giornata mondiale/ Spondiloartrite assiale, l’attenzione ai sintomi “nascosti” consente una diagnosi precoce capace di migliorare la vita
di Pietro Leccese *
24 Esclusivo per Sanità24
Occorre prestare attenzione ai sintomi dietro ai quali si potrebbe nascondere una possibile diagnosi di spondiloartrite assiale. Quest’ultima è una malattia infiammatoria cronica che coinvolge principalmente la colonna vertebrale e le articolazioni sacroiliache. Nel corso del tempo il processo infiammatorio può causare danni strutturali irreversibili alla colonna vertebrale che possono portare alla fusione delle vertebre, riducendo la flessibilità del rachide e causando una postura rigida e curva con l’impossibilità per il paziente a svolgere alcune semplici attività della vita quotidiana come ad esempio il sollevare la testa per vedere il cielo. La patologia colpisce, a livello globale, una persona su 150, con uguale distribuzione tra i due sessi, e i principali sintomi esordiscono tra i 20 e i 40 anni. La lombalgia, spesso associata a dolore all’anca o al gluteo, rappresenta solitamente il sintomo di esordio della spondiloartrite assiale. Purtroppo, spesso, questo sintomo così comune nella popolazione viene sottovalutato dai pazienti stessi e ciò, unito al cronico problema della lunghezza delle liste di attesa, può portare anche a un’attesa di 8 anni prima di poter avere una corretta diagnosi. In questo contesto anche per la spondiloartrite assiale diventa fondamentale non solo la correttezza della diagnosi ma anche la sua precocità, un passaggio fondamentale per poter assicurare alle persone il trattamento farmacologico corretto e un miglioramento della qualità di vita.
L’esordio del mal di schiena prima dei 45 anni, la presenza di rigidità mattutina pari o superiore ai 30 minuti, il miglioramento del dolore con il movimento, il peggioramento nelle ore notturne o comunque dopo un periodo di inattività e la brillante risposta agli antinfiammatori rappresentano i principali campanelli d’allarme della possibile insorgenza di questa patologia infiammatoria cronica.
Ed è proprio sulla sensibilizzazione rispetto ai principali sintomi della patologia che si concentra l’edizione 2024 del World AS Day, la Giornata Mondiale della Spondiloartrite Assiale, l’appuntamento annuale promosso e organizzato, a livello mondiale, dall’Asif - Axial Spondyloarthritis International Federation, che si celebra il primo sabato di maggio. L’Asif ha tra i suoi membri l’Apmarr - Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare Aps Ets, una delle due associazioni pazienti italiane che aderiscono alla federazione.
La collaborazione attiva con le associazioni pazienti che si occupano di questa patologia, mediante la promozione di iniziative di sensibilizzazione e divulgazione come ad esempio il webinar online “Conoscere la Spondiloartrite assiale: incontro con gli specialisti” in programma venerdì 17 maggio alle ore 18.30 in diretta streaming sul profilo Facebook e il canale Youtube dell’Apmarr è fondamentale. Una diagnosi precoce consente di iniziare tempestivamente un trattamento mirato per alleviare il dolore, recuperare la funzione articolare e ridurre l’infiammazione al fine di migliorare la qualità della vita e consentire una maggiore partecipazione alle attività quotidiane. In presenza di sintomi sospetti è importante consultare il reumatologo per poter avere una valutazione completa e una diagnosi accurata. In conclusione, riconoscere e trattare la spondiloartrite assiale nelle sue fasi iniziali è cruciale per garantire una gestione efficace dei sintomi, prevenire danni articolari e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
* Dirigente medico UOC Reumatologia presso l’Ospedale San Carlo di Potenza
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