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Chirurgia bariatrica, un nuovo protocollo di gestione per garantire sicurezza al paziente e ridurre i costi

di Giuseppe Navarra *

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24 Esclusivo per Sanità24

L’obesità è un problema sempre più diffuso. Considerando soltanto l’Italia sono ben 6 milioni di persone a soffrirne, vale a dire circa il 10% della popolazione complessiva. Oltre a seguire una dieta sana, a svolgere con costanza attività fisica e l’utilizzo di alcuni farmaci, ad oggi la chirurgia bariatrica con le giuste indicazioni rappresenta l’approccio che garantisce la maggior perdita di peso nel tempo.
È in corso di definizione in Italia la stesura di un protocollo per la gestione perioperatoria del paziente obeso che consente una rapida ripresa post-operatoria attraverso l’applicazione di un percorso multimodale volto a ridurre stress, dolore, nausea, vomito in assenza di sondini, drenaggi e cateteri. L’applicazione di tale protocollo assicura al paziente un’esperienza migliore, una ripresa quasi immediata abbattendo la durata dei ricoveri pur mantenendo alti livelli di qualità e sicurezza della prestazione. Eras è l’acronimo che a livello globale identifica questo nuovo approccio.
Nel corso del 32° Congresso Sicob - Società italiana di chirurgia dell’obesità, da me presieduto assieme a Luigi Piazza, presidente onorario, che si svolgerà dal 23 al 25 maggio 2024 presso Giardini Naxos, sarà proposto un protocollo adattato alla realtà italiana che si auspica possa essere condiviso dai soci della Sicob e poi adottato in maniera diffusa sul territorio nazionale. La Società si farà poi carico di verificare l’adozione dei protocolli a livello dei singoli centri che potranno essere quindi accreditati.
Nel dettaglio, prima ancora del ricovero è centrale il counseling, fase in cui il paziente viene istruito da chirurghi e infermieri su tutte le tappe del percorso, così da abbattere l’ansia e aumentare la consapevolezza. Per quanto riguarda l’intervento vengono scelti approcci mini-invasivi, tramite chirurgia laparoscopica e robotica, che consentono di eseguire la procedura attraverso 3-4 piccole incisioni. Fondamentale il ruolo dell’anestesista che seguirà protocolli anestesiologici che limitano al minimo l’uso di oppiacei, riducendo il rischio di nausea e vomito post-operatorio.
Con l’adozione di tali accorgimenti, la fase postoperatoria risulta meno impattante e di conseguenza il paziente può lasciare l’ospedale prima. Il risveglio è quasi immediato al termine dell’intervento, il paziente è in grado di lasciare il letto, sorseggiare liquidi e riprendere una minima alimentazione già dopo qualche ora e può tornare a casa nell’arco di 48 ore anziché dopo i 4-5 giorni tipici della gestione classica. Tranne in casi particolari non si ricorre più all’uso di sondini, drenaggi e cateteri. La sicurezza viene garantita dal fatto che la dimissione avviene solo dopo una visita scrupolosa e la compilazione di una specifica e minuziosa check list assicurando al paziente la disponibilità della struttura ad essere contattata telefonicamente per qualsiasi ragione h 24.
Riduzione di degenza da 5 a 2 giorni significa anche risparmio di risorse, ma soprattutto posti letto disponibili per altri pazienti ed interventi. In questo modo, è possibile ottenere un potenziale raddoppio degli interventi eseguibili settimanalmente pur mantenendo qualità e sicurezza. Un nuovo punto di partenza, se si considera che secondo i dati Sicob relativi al 2023, raccolti presso i 135 centri ufficiali in Italia, sono oltre 26mila gli interventi totali, eseguiti, 14.424 si sono concentrati nel Nord Italia (54%), 5.407 nel Sud (20%), 4.613 nel Centro (18%) e 2.180 nelle Isole (8%). Nel dettaglio, la regione con maggior numero di interventi è la Lombardia (8.189), seguita da Campania (3.679) ed Emilia Romagna (3.428). Per quanto riguarda invece la tipologia di intervento, in oltre il 97% condotto per via laparoscopica o robotica, la Sleeve Gastrectomy (14.149) rappresenta il 53% delle procedure effettuate; a seguire, il bypass gastrico tradizionale (3.767-14%), il minigastric bypass (3.538-13%) e le procedure endoscopiche (2.605-10%).

* Presidente Sicob


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