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Tumore seno: il Campus Bio-medico aderisce alla campagna “Ottobre rosa”. Screening ogni giovedì

Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico aderisce alla Campagna Ottobre rosa 2015, dedicata dalla Regione Lazio alla promozione dello screening preventivo del tumore al seno. Nel pomeriggio dei quattro giovedì che vanno dall'8 al 29 ottobre, presso la struttura (via Alvaro del Portillo, 200 – zona Trigoria), sarà possibile effettuare gratuitamente la mammografia, con possibilità di essere sottoposte, se necessario, a ecografia mammaria. Il programma è aperto a tutte le donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni e tra i 70 e i 74 anni.
Per ulteriori informazioni sulla Campagna o per prenotare le prestazioni è possibile chiamare il numero di telefono dedicato 0 6.22541.8881, attivo dalle ore 11.00 alle 12.30, dal lunedì al venerdì, a partire dal 1° ottobre.
Obiettivo di Ottobre rosa, per la terza edizione, è la promozione di una cultura della prevenzione del tumore al seno tra le donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni. In concreto, con la Campagna si punta a far avvicinare il dato regionale di partecipazione allo screening all'obiettivo nazionale del 60 per cento di donne tra i 50 e i 69 anni sottoposte a controlli preventivi.
Il carcinoma mammario è la prima causa di morte tra le donne in Italia. In base agli ultimi dati dell'Associazione italiana di oncologia medica e dell'Associazione italiana registri tumori (Aiom-Airtum, I numeri del cancro in Italia 2014), si stima che lo scorso anno, in Italia, il tumore della mammella sia stato diagnosticato in circa 48.200 donne. L'incidenza, ovvero il numero di donne colpite ogni anno, è pari a circa una donna su 8. Rispetto a quella di tutti gli altri tipi di tumore (eccetto quelli della cute), il carcinoma della mammella è il più frequentemente diagnosticato sia tra le donne, sia nella fascia d'eta 0-49 anni (41%) che nella classe d'età 50-69 anni (35%) e pure in quella più anziana (over 70 anni, 21%).
I nuovi casi registrati nel Lazio, nel 2014, sono circa 4mila. Per questo, è urgente ed essenziale la valorizzazione di una cultura diffusa per la prevenzione, anche a livello regionale.


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