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Dermatiti, infezioni e tumori cutanei: il 25% degli italiani colpito da malattie della pelle

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Ad oggi circa il 25% della popolazione italiana è colpita da una malattia della pelle. Possono essere di natura infiammatoria, autoimmune, allergica, degenerativa, tumorale o infettiva e interessano indistintamente uomini e donne e tutte le persone almeno una volta nella vita. E la loro incidenza è in costante e progressivo aumento, soprattutto a causa dell’invecchiamento.
Le patologie dermatologiche, più o meno diffuse, sono al centro del Congresso “Il Nuovo volto della Dermatologia 4.0”, promosso dall’Università di Napoli Federico II tra il 7 e il 9 aprile e presieduto dalla professoressa Gabriella Fabbrocini, direttore dell’UOC di Dermatologia Clinica dell’Università, e dai vicepresidenti Massimiliano Scalvenzi e Cataldo Patruno.
L’evento scientifico vedrà esperti della dermatologia da tutta Italia, oltre 70 relatori nazionali e ospiti di fama internazionale, che si confronteranno sulle principali tematiche legate alle patologie dermatologiche, tra cui malattie infiammatorie croniche cutanee come dermatite atopica, psoriasi, idrosadenite, tumori cutanei tra cui melanoma, carcinoma basocellulare e spinocellulare, ma anche micosi cutanee ed infezioni sessualmente trasmissibili.
“Le malattie della pelle sono più comuni di quanto si possa credere e sono in continuo aumento - spiega Gabriella Fabbrocini -. Molte hanno un basso indice di gravità ma, per la loro visibilità e i sintomi associati, hanno spesso conseguenze rilevanti nella qualità della vita affettiva, sociale e lavorativa di chi ne soffre. Esistono anche forme gravemente invalidanti e in alcuni casi potenzialmente mortali, come alcuni tumori della pelle, che se diagnosticati e trattati in fase precoce sono del tutto guaribili”.
L'esame dermatologico total body è una metodica avanzata non invasiva e affidabile, per una valutazione clinica dermatologica e dermatoscopica accurata, completa, riproducibile e confrontabile durante i controlli successivi. L’apparecchio riconosce le lesioni ed è in grado di confrontarle all’esame successivo. Ancora più innovativo è il nuovo sistema Vectra Wb 360, presto in dotazione anche nella Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II.
“Ridurre i fattori di rischio e sottoporsi con regolarità ad uno screening completo dei nevi possono veramente fare la differenza e salvarci la vita - conclude Fabbrocini - . Le strumentazioni in grado di fornire una qualità di immagini necessaria alla diagnosi precoce sono pochissime ed è importante sapere che la qualità dell’immagine della lesione pigmentata può spesso garantire un piccolo segnale in più per ridurre i rischi. Per questo è importante che la mappatura dei nevi venga fatta con una strumentazione adeguata ed avanzata”.



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