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Emilia Romagna, accordo con Cgil-Cisl-Uil su 16 mln a salario accessorio personale comparto

di Radiocor Plus

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Roma, 13 mar - Accordo tra Regione Emilia-Romagna e Cigl, Cisl e Uil: 16 milioni per il salario accessorio di lavoratrici e lavoratori del servizio sanitario regionale, il massimo previsto dalla legge. L’intesa porta al tetto massimo previsto dalla normativa le risorse economiche disponibili per il contratto integrativo del comparto sanitario, con valore retroattivo dal 1^ gennaio del 2022. Coinvolti oltre 56mila professionisti: operatori socio-sanitari, funzionari amministrativi e tecnici non dirigenti, altri operatori non medici. Per il presidente della Regione Stefano Bonaccini e per l'assessore alla Sanità Raffaele Donini l'intesa è un "riconoscimento più che giusto per chi ogni giorno svolge un’attività fondamentale. Siamo con i sindacati e l’intero sistema regionale per rafforzare la sanità pubblica». Rimane temporaneamente escluso il personale dirigenziale, per il quale si attende la sottoscrizione dei Ccnl relativi al triennio 2019-2021 per valutare, con le organizzazioni sindacali, le modalità di impiego delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022. Le disponibilità economiche potranno essere indirizzate dalle aziende, in sede di contrattazione integrativa aziendale, per perseguire politiche di crescita e valorizzazione professionale del personale quali per esempio le progressioni tra le aree o il riconoscimento delle indennità collegate alle particolari condizioni di lavoro.


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