Notizie Flash

Inmp, Silvia Stefanelli confermata Data protection officer

S
24 Esclusivo per Sanità24

Silvia Stefanelli, titolare dello Studio Legale Stefanelli&Stefanelli specializzato in diritto sanitario, ha vinto il bando di gara per il biennio 2023-2024 per la carica di Data protection officer (Dpo) di Inmp grazie alle particolare competenze dimostrate in protezione dei dati in sanità. Costituito nel 2007 e stabilizzato nel 2012, l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp) è un ente pubblico, divento negli anni il centro di riferimento della rete nazionale per le problematiche di assistenza in campo socio-sanitario legate alle popolazioni migranti e alla povertà, nonché centro nazionale per la mediazione transculturale in campo sanitario. Dal 2019 l’Inmp è anche Centro Collaboratore Oms per l’evidenza scientifica e il capacity building relativamente alla salute dei migranti. L'impegno dell’Istituto è di fronteggiare, all’interno del Servizio sanitario nazionale, le sfide sanitarie delle popolazioni più vulnerabili, attraverso un approccio transculturale, olistico e orientato alla persona. L’obiettivo strategico è quello di sviluppare sistemi innovativi per contrastare le disuguaglianze nell’ambito della salute in Italia, rendere più agevole l’accesso al servizio sanitario nazionale per i gruppi sociali più svantaggiati e assicurare un alto livello di qualità delle prestazioni fornite.
Silvia Stefanelli nella sua carica assisterà l’Inmp per la gestione di tutti gli aspetti concernenti la tutela dei dati personali e informazioni rilevanti raccolte nell’esercizio delle attività istituzionali e di ricerca dell’ente. Tra queste l’assistenza socio-sanitaria rivolta a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione; la ricerca sulla promozione della salute per le popolazioni fragili e migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, anche attraverso progetti clinici e lo studio di modelli sperimentali per la gestione di servizi sanitari dedicati; la realizzazione di programmi di formazione e di educazione sanitaria. «Contribuire allo sviluppo di queste attività è per me motivo di doppia soddisfazione. Da un lato proteggere persone che per livello culturale, conoscenza della nostra lingua e condizioni economiche non conoscono le regole della privacy e come tutelare i loro diritti. Dall’altro, salvaguardando queste informazioni, contribuire allo sviluppo di progetti di ricerca e programmi che facilitino l’adattamento di popolazioni indigenti e migranti» ha affermato Stefanelli.


© RIPRODUZIONE RISERVATA