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Riccardo Candido nuovo presidente dell’Associazione Medici Diabetologi

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Il professor Riccardo Candido è il nuovo presidente nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). La nomina è stata formalizzata nel corso del XXIV Congresso AMD che si chiuderà oggi a Firenze, e che ha visto la partecipazione di 1.500 ospiti, tra specialisti provenienti da tutta Italia, referenti delle Istituzioni e relatori di fama nazionale e internazionale. Candido succede al dott. Graziano Di Cianni che, come da consuetudine societaria, passerà alla guida di Fondazione AMD.
Classe ’67, Candido si laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Trieste, per poi specializzarsi in Medicina Interna. Nel 2004, conclude il dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Cliniche presso l'Università di Udine. Attualmente è Professore Associato di Endocrinologia presso il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università degli Studi di Trieste e Responsabile della S.S. Diabetologia, Dipartimento Specialistico Territoriale, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina.
“A quasi 50 anni dalla nascita di AMD, l’obiettivo della Presidenza e del Direttivo per i prossimi due anni sarà continuare a sostenere la crescita societaria, investendo su quattro direttrici fondamentali: condivisione, cronicità, continuità e comunicazione - dichiara Candido -. Quattro concetti per disegnare il futuro di AMD, che mi auguro possano guidarci per la creazione di nuove sinergie con i diversi attori che gravitano attorno al mondo della multi-cronicità – rappresentata da malattie come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e renali - e delle persone con diabete: le Istituzioni, la politica, i media e le associazioni di pazienti, per essere promotori del cambiamento e dell’efficientamento del modello organizzativo del diabete sul territorio. La collaborazione fattiva con le Istituzioni – prosegue il neoeletto presidente AMD – rappresenta un elemento imprescindibile per la nostra attività quotidiana, ma anche per imprimere un cambiamento nell’attuale schema assistenziale. Un impegno al quale abbiamo voluto riservare uno spazio importante anche durante i lavori del Congresso Nazionale AMD che si sta per concludere, attraverso specifici momenti di confronto e di discussione, tavole rotonde con i rappresentanti delle istituzioni e con tutti gli attori coinvolti nel percorso di presa in carico e cura delle persone con diabete”.


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