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Progetto "Arezzo Cuore": premiate le persone che hanno salvato una vita grazie al defibrillatore

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Hanno salvato la vita grazie all'impiego del defibrillatore che avevano imparato ad usare nei corsi di formazione promossi sul territorio. Sono le cinque persone premiate nel Palazzo della Provincia di Arezzo per essersi distinte nell'uso del defibrillatore e aver salvato la vita ad altrettante persone grazie al suo impiego. L'evento, "La vita: una seconda possibilità", è stato promosso dall'Azienda Usl Toscana Sud Est e Ufficio Scolastico provinciale di Arezzo con il patrocinio della Provincia di Arezzo.
Durante l'incontro è stato fatto un focus sul sistema di Emergenza-Urgenza dell'Area Provinciale Aretina e sulla nascita, nel 2010, del "Progetto Arezzo Cuore", affiancato dal 2014 dal progetto "Arezzo Cuore scuola", con lo scopo di ridurre la mortalità extraospedaliera.
"Questo è un progetto importante che permette di salvare la vita a chi è colpito da arresto cardiaco – ha spiegato il direttore generale della Asl Toscana Sud Est, Antonio D'Urso -. Un grazie particolare va all'Ufficio Scolastico senza la collaborazione del quale questo progetto non avrebbe potuto diffondersi fra gli studenti, che hanno avuto modo, così, di conoscere e imparare l'importanza di intervenire con tempestività quando si è di fronte ad un arresto cardiaco. Conoscere le regole per riconoscere un arresto cardiaco e cosa fare per salvare la vita alla persona che hanno di fronte può tornare molto utile a qualsiasi età. come lo cronache italiane hanno testimoniato più volte in questi anni. Imparare sin da ragazzi il valore della vita e apprendere le regole e i comportamenti da seguire per salvare chi è in difficoltà è importantissimo".
Da dieci anni, infatti, il progetto viene portato avanti nelle scuole medie e superiori, e da quest'anno, come anche nelle scuole elementari. L'obiettivo è formare quante più persone possibile alla conoscenza di manovre in grado di salvare la vita a chi è colpito da arresto cardiaco, nel tempo che intercorre tra la chiamata al 112 e l'arrivo del mezzo sanitario, grazie all'uso del defibrillatore.


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