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Covid e liste d'attesa, la spada di Damocle sugli anziani si combatte anche con l'informazione

di Roberto Messina *

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24 Esclusivo per Sanità24

I tempi di attesa delle prestazioni sanitarie in Italia sono un problema da anni, ma la pandemia ha aggravato considerevolmente la situazione: con oltre 1.300.000 prestazioni arretrate, infatti, i tempi d’attesa per una visita specialistica, un’indagine diagnostica o un intervento sono praticamente triplicati rispetto al periodo pre Covid. Il piano nazionale per il governo delle liste d’attesa 2019-2021 aveva individuato una serie di punti chiave, ovvero che nei casi in cui venga superato il tempo massimo di attesa previsto dalla legge il paziente possa recarsi in una struttura privata convenzionata senza costi aggiuntivi; che i pazienti possano consultare in tempo reale l’attesa relativa a visite ed esami erogati; che i pazienti possono richiedere alla direzione sanitaria o alla direzione medica ospedaliera di prendere visione della propria posizione nell’agenda dei ricoveri. Nella realtà di tutti i giorni, però, i pazienti, soprattutto gli anziani, non soltanto non conoscono i propri diritti, ma sperimentano tempi d’attesa più lunghi di quelli previsti dalle normative vigenti, dal momento che il periodo pandemico ha messo a dura prova l’intero sistema, con l’accumulo di un arretrato difficile da smaltire da parte delle Regioni, le cui energie sono state in larga parte assorbite dalla campagna vaccinale.
Per questo come federazione delle associazioni della terza età abbiamo lanciato un servizio di supporto agli anziani che vogliano ottenere il rispetto delle tempistiche stabilite dalla legge nazionale per qualunque prestazione sanitaria, a seconda di quanto indicato dal medico nella prescrizione. Nella prima settimana di attività il nostro centralino (numero 06.62274404, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30) ha ricevuto 464 chiamate, non solo da parte dei diretti interessati, ma anche di figli e nipoti che chiamano per conto di familiari anziani che non riescono ad avere un appuntamento entro i tempi stabiliti per un elettrocardiogramma, una radiografia, una riabilitazione o un intervento alla cataratta. L’ulteriore rinvio di prestazioni necessarie e urgenti per le persone anziane rischia di avere un impatto pesantissimo sulla salute collettiva, con patologie diagnosticate tardivamente, aumento di eventi acuti e ricoveri e, conseguentemente, un aggravio ulteriore dei costi per il servizio sanitario nazionale. Con la nostra attività vogliamo essere non solo a fianco dei pazienti, ma delle stesse Regioni e Asl, aiutandole a rilevare le criticità in corso, a risolverle, e grazie alla nostra attività di indagine e raccolta dati anche a disporre di un quadro complessivo che potrà essere utile per la definizione delle politiche sanitarie future.
Tra gli altri dati emersi dalle chiamate, la paura del Covid, che interessa il 78,9% dei senior, l’ormai ampia diffusione della vaccinazione per il Covid, che ha raggiunto l’84,7% dei chiamanti: il 13% di loro ha fatto solo la prima dose, l’1.1% aspetta ancora l’appuntamento e lo 0.2% è in attesa di eseguire la seconda dose. Appena l’1% non intende farlo. Molti senior hanno, tuttavia, esperienza di una consistente resistenza alla campagna vaccinale da parte dei propri coetanei: il 54% conosce almeno un over 60 che non intende vaccinarsi.
Raccolta dei dati e supporto per ottenere il rispetto da parte dei CUP dei tempi indicati dai medici all’interno delle prescrizioni per le visite specialistiche, gli esami diagnostici e i ricoveri: sono questi gli obiettivi del nostro punto d’ascolto Pronto Senior Salute, che vuole essere uno strumento a fianco di cittadini, ma anche delle Asl e delle Regioni per risolvere le criticità di questo contesto. E noi a nostra volta vogliamo dire grazie ad Asl e Regioni per essere vicine a Senior Italia FederAnziani in questo progetto.
Sono tante le organizzazioni al nostro fianco in questa iniziativa e ci teniamo a ringraziarle tutte. Pronto Senior Salute è realizzato, infatti, in collaborazione con Fimmg – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Fnomceo - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Fnopi - Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, Sumai Assoprof - Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria, e con il patrocinio di Regione Siciliana – Assessorato della Salute, Regione Autonoma Valle d’Aosta - Assessorato Sanità, salute e politiche sociali, Regione Liguria, Regione Lazio, Acoi – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, Aiac - Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione, Aiug – Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico, Arca – Associazioni, Regionali Cardiologi Ambulatoriali, Card - Confederazione Associazioni Regionali di Distretto – Società Scientifica dei Servizi Territoriali, Centro Studi Sip -Società Italiana di Pneumologia, Ethesia Centro Ricerche di Pneumologia Geriatrica, Firmo - Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso, Siaf – Società Italiana di Audiologia e Foniatria, Siccr - Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale, Sicge – Società Italiana Cardiologia Geriatrica, Sigg – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Sigo - Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, Siia – Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, S.I.M.F.E.R. - Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, Sip – Società Italiana di Psichiatria, e con l’egida di Amd - Associazione Medici Diabetologi.

* Presidente Nazionale Senior Italia FederAnziani


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