Dal governo

Corte dei Conti e Anac fanno fronte comune contro la corruzione

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

L’Authority anti-corruzione (Anac) e la Corte dei conti fanno fronte comune per arginare gli illeciti e restituire trasparenza alla pubblica amministrazione. I presidenti della Corte, Raffaele Squitieri, e dell’Autorità, Raffaele Cantone, hanno siglato un protocollo d'intesa di durata triennale per «prevenire e contrastare la corruzione, anche partendo dal patrimonio informativo di cui dispongono».
La collaborazione istituzionale riguarderà soprattutto gli appalti dove si annidano ampie zone d'ombra: con l’accordo le parti si impegnano a condividere le segnalazioni e le denunce di danni erariali in materia di appalti pubblici e fenomeni corruttivi, nonché violazione delle norme in materia di trasparenza. Ma non solo. Corte e Authority individueranno tipologie di segnalazioni e casistiche di illeciti che, pur non comportando danno erariale, potranno favorire le attività di controllo di competenza della Corte (come la mancata predisposizione dei piani di prevenzione della corruzione oppure la violazione delle regole sulla trasparenza).
Un’iniziativa, insomma, quanto mai opportuna in considerazione dell’ampiezza del fenomeno corruttivo che ha nel settore della sanità punte eccessive e dei guasti che esso determina al sistema economico e alla credibilità del Paese.
Snodo fondamentale di questa sinergia saranno gli scambi di dati tra sistemi informativi. Nel protocollo, infatti, è previsto che «le Parti si impegnano a consentire l'accesso ai rispettivi sistemi informativi in base alle esigenze di volta in volta prospettate e comunque nel rispetto delle prerogative istituzionali e del segreto istruttorio». La Corte metterà a disposizione Sisp (Sistema Integrato Sezioni e Procure) e Sidif (Sistema informativo delle irregolarità e frodi); dal canto suo l'Autorità metterà a disposizione della Corte le esperienze e le competenze maturate nella elaborazione delle informazioni contenute nella Bdncp (Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici).
Da questo incrocio di dati potrà nascere una innovativa banca-dati che, integrata da una metodologia d'analisi condivisa, sarà in gradi di far emergere le criticità nei settori più sensibili alla corruzione.
Per mettere in pratica il prgetto è stato istituito tra le Parti un «“Tavolo permanente”», con il compito di definire le linee programmatiche della collaborazione.


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