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Coronavirus/ Cabina di regia, lento e progressivo peggioramento, cresce il peso su ospedali e territorio. Rt intorno a 1 ed età ferma a 41 anni. No a eventi rischiosi

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

Nel periodo 14-20 settembre - e per l'ottava settimana consecutiva - in Italia si osserva un «lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di Sars-CoV-2 che si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è aumentato dal 4% al 5% mentre quello delle terapie intensive passa dal 2% al 3% e supera il 10% in alcune Regioni/Province autonome. Così l'ultimo Report della Cabina di regia Iss/ministero Salute, secondo cui si conferma anche il crescente impegno dei Dipartimenti di prevenzione per far sì che i focolai - 2.868 di cui 832 nuovi - siano prontamente identificati e indagati. L'Rt si mantiene per il momento intorno a 1. «Oltre i tre quarti dei focolai - spiega il direttore della Prevenzione della Salute Gianni Rezza - sono dovuti a trasmissione intra familiare. Per fortuna questa settimana non cresce l'età mediana alla diagnosi che resta intorno ai 41 anni e questo spiega perché il numero di ospedalizzazioni aumenta ma molto lentamente. La situazione nei Paesi vicino all'Italia - rileva Rezza - invece è abbastanza preoccupante: per questo e altri motivi è necessario continuare a tenere comportamenti prudenti, evitare assembramenti che possono mettere a rischio la salute e mantenere il distanziamento fisico, usare sempre la mascherina luogo pubblico e lavare accuratamente le mani».

Le conclusioni del Report:
In Italia si osserva un lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di Sars-CoV-2 da otto settimane che si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. Questo andamento, sebbene rifletta un trend comune a molti paesi europei, in Italia è per ora più contenuto.
Questo non deve portare a sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure, con autorizzazione di eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici, e dei comportamenti individuali anche legati a momenti di aggregazione estemporanei.
Anche in questa settimana si rileva una trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto nell’ambito domiciliare. Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico.
Non è stata accertata, nella settimana in esame, una trasmissione del virus nell’ambito scolastico sebbene siano stati identificati numerosi casi sporadici in concomitanza con la riapertura delle scuole. L’elevata attenzione, a cui hanno contribuito le misure messe in campo (come lo screening, la rilevazione della temperatura giornaliera, le procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico) hanno contribuito alla rapida identificazione e diagnosi dei casi. Sono in corso numerose indagini epidemiologiche e sono state attivate procedure di quarantena laddove previsto.
Non è possibile valutare, al momento, l’impatto che l’apertura delle scuole in Italia avrà sull’andamento dell’epidemia. Si ritiene che questo aspetto sarà valutabile a partire dalle prossime 2-3 settimane. La riapertura delle scuole rimane pertanto uno degli elementi da monitorare attentamente. L’aumento delle capacità di offerta diagnostica deve essere accompagnato dal potenziamento dei servizi territoriali e delle attività di “contact tracing” (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire una efficiente gestione dei casi e contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari. La riduzione nei tempi tra l’inizio della contagiosità e l’isolamento resta un elemento fondamentale per il controllo della diffusione dell’infezione.
Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. Sebbene i servizi territoriali siano riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus, viene ripetutamente segnalato un carico di lavoro eccezionale che rischia di compromettere la tempestiva gestione dei contatti oltre che non assicurare le attività non-collegate a questa emergenza.
La situazione descritta in questo report conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e essere pronti alla attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento.
Si raccomanda alla popolazione di prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento in cui si osservi un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante periodi di permanenza in paesi o aree con una più alta circolazione virale. In questi casi, si raccomanda di prestare responsabilmente particolare attenzione alle norme comportamentali di prevenzione della trasmissione di Sars-CoV-2, in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili.


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