In parlamento

Via libera alla prima legge sull’autismo, svolta per pazienti e famiglie. Soddisfatta la Lorenzin, polemico il M5S

Il miglioramento delle condizioni di vita e dell'inserimento nella società per chi è affetto da patologie dello spettro autistico. Oltre all'aggiornamento delle linee guida e all'inserimento nei Lea della diagnosi precoce. Sono alcuni dei punti del ddl sull'autismo, approvato oggi dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato riunita in sede deliberante, che diventa quindi la prima legge in Italia in materia. «Una risposta immediata e un segno di civiltà per tutti i pazienti, le famiglie e le associazioni», commenta uno dei relatori del ddl, il senatore Lucio Romano, componente della Commissione Igiene e Sanità. «Abbiamo approvato, e per questo voglio ringraziare il presidente del Senato che ci ha permesso di riunirci in sede deliberante e accelerare quindi i tempi - sottolinea Romano - la prima legge sull'autismo. Ora sarà più semplice per le persone con un disturbo dello spettro autistico avere una vita attiva. I finanziamenti arriveranno dal Fondo sanitario nazionale e le Regioni dovranno provvedere in merito. C'è stata - conclude Romano - all'interno della Commissione un'unità di intenti, con l’unica astensione del M5S».

Il disegno di legge era passato alla Camera lo scorso 7 luglio con 296 voti a favore e 6 contrari (si veda il nostro servizio) .

Soddisfatta la ministra Beatrice Lorenzin. «L’inserimento dell'autismo nei Livelli essenziali di assistenza era il primo passo concreto da realizzare. Creare gli strumenti per migliorare le condizioni di vita di chi ne soffre e dei suoi familiari era un dovere morale - ha sottolineato - . Il provvedimento varato oggi, e per il quale ringrazio tutti i componenti della Commissione del Senato - oltre l’aggiornamento delle linee guida per la prevenzione, diagnosi e cura, così più efficaci, guarda alla realizzazione di condizioni migliori di vita attraverso l'inserimento sociale delle persone affette dal disturbo. Un altro impegno che il Governo aveva assunto con i rappresentanti delle associazioni è stato rispettato, e grazie all'iter accelerato in sede deliberante lo abbiamo fatto nei tempi previsti. Quella approvata oggi è una norma che ci consegna grande soddisfazione perché frutto di un complesso lavoro collettivo, svolto insieme ai rappresentati della comunità scientifica e delle associazioni e delle famiglie».

«È un provvedimento moderno perché oltre al miglioramento delle condizioni di vita, guarda all'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. Grazie a questa norma arriva l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, l'incentivazione alla ricerca» ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo: «Oggi il Servizio sanitario nazionale compie decisamente un passo avanti di cui siamo molto orgogliosi». Con l'approvazione in sede deliberante della prima legge nazionale sull'autismo, «la Commissione Igiene e Sanita' del Senato ha consentito un primo grande sostegno concreto a migliaia di cittadini e alle loro famiglie. Si tratta di un provvedimento che cambia le cose, frutto di un lavoro lungo e faticoso - ha aggiunto De Filippo - costruito insieme a medici, ricercatori, responsabili delle associazioni che rappresentano le migliaia di persone colpite da questa sindrome. Attraverso questa norma lo Stato potrà fornire le prime risposte grazie all'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l' autismo».

«Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione in sede deliberante, al Senato, del provvedimento sull'autismo. Le famiglie non saranno più sole e potremo intervenire meglio e in maniera articolata nel sostegno alle persone affette da disturbo dello spettro autistico. È' un messaggio importante per riavvicinare le istituzioni ai cittadini». Lo afferma in una nota, la senatrice del Pd Emilia De Biasi, presidente della commissione Sanità del Senato, dopo l'approvazione in sede deliberante del provvedimento sull'autismo. «È stato un lavoro collegiale, di tutto il Parlamento - prosegue - in tempi non comuni, e anche il Governo, che ringrazio, ha dato il suo importante contributo. Si tratta di una legge quadro e quindi avremo modo di sostenere, con le risorse umane e finanziarie disponibili a legislazione vigente, nei livelli essenziali di assistenza, le politiche attive in questo campo».

Il no dei cinquestelle: legge inutile
«La legge appena approvata dalla commissione Sanità del Senato non è risolutiva per le famiglie con bambini autistici. La maggioranza, dopo essersi riempita la bocca di belle parole e false promesse, alla fine ha deciso di fare una legge a costo zero, senza stanziare fondi nemmeno per la ricerca». Lo affermano in una nota le senatrici del M5S
Manuela Serra e Paola Taverna .
«Così oggi - aggiungono - ci ritroviamo con un provvedimento pieno di buoni propositi, ma insufficiente nei contenuti e nei risultati e per questo in commissione abbiamo scelto di astenerci. Si è persa un'occasione preziosa per aiutare davvero le 368 mila famiglie coinvolte dal problema dell'autismo. Nel testo - continuano le senatrici - è confluita anche una nostra proposta di legge sull'autismo, che è stata però completamente snaturata. Per noi senza un Fondo per la cura dei soggetti affetti da autismo non si va da nessuna parte, perchè senza risorse è impossibile non solo fare ricerca, ma anche garantire alle famiglie personale professionalmente preparato e la continuità didattica a scuola».
«Grazie a un nostro ordine del giorno approvato - concludono - siamo riusciti ad ottenere l'impegno del governo a promuovere l'istituzione di un nucleo di ricerca avanzata stabile sui disturbi dello spettro autistico presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), con il coinvolgimento delle università e anche in coordinamento con analoghe strutture a livello di Unione europea, e a determinare annualmente le risorse destinate allo sviluppo delle attività del nucleo di ricerca».


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