In parlamento

Federfarma e 730 precompilato: «Massima collaborazione ma le multe vanno differite»

di Ro. M.

Massima collaborazione sul progetto dichiarazione dei redditi precompilata ma la priorità immediata è quella di mettere in stand by le multe perché il quadro normativo non è ancora completo e per oggettive difficoltà applicative. È questa in sintesi la posizione espressa dalla presidente di Federfarma Annarosa Racca alla Camera nel corso dell’audizione relativa all’«Indagine conoscitiva sull'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all'evasione fiscale».

Federfarma chiede quindi di «differire l’entrata in vigore delle sanzioni - si legge nel testo dell’audizione - per le violazioni degli obblighi di comunicazione al Sistema Tessera Sanitaria, avvenuta ad opera del D.Lgs. 158/2015, la cui entrata in vigore è stata anticipata al prossimo 1° gennaio 2016 dal Ddl di Stabilità». Perché mancano ancora le disposizioni attuative e interpretative da parte dell'Agenzia delle Entrate ma anche per l’impossibilità per le farmacie stesse, «nonostante la piena collaborazione prestata», di assicurare la trasmissione dei dati di spesa relativi al 2015.

La normativa è vaga. Il D.Lgs. 175/2014 introduceva infatti «un generico obbligo per le farmacie e per gli altri operatori sanitari, di inviare al Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi alle prestazioni erogate nell'anno 2015». Ma tale disposizione normativa «se può essere considerata di immediata applicazione per gli altri operatori sanitari, necessita per le farmacie di particolari strumenti operativi tecnici senza i quali la disposizione non può essere applicata». Insomma serve più tempo.

«A tale riguardo va anche tenuta in adeguata considerazione - spiega Racca - la notevole mole di scontrini fiscali “parlanti” rilasciati dalle farmacie, anche alcune centinaia al giorno, rispetto alle fatture o alle ricevute emesse dagli altri professionisti sanitari, con la conseguenza che, essendo ciascuna sanzione fissata in 100 euro, le farmacie siano l'unica categoria coinvolta nell'operazione che corre il rischio concreto di raggiungere il tetto massimo fissato in 50.000 euro».

In conclusione Federfarma ribadisce la propria volontà di proseguire la collaborazione con tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte nel progetto «al fine di individuare soluzioni condivise volte a favorire l'operatività del sistema, a vantaggio dei cittadini, manifestando, nel contempo, la disponibilità a verificare la situazione sul territorio, dando in ogni caso massimo impulso alle successive fasi, anche mediante il coinvolgimento delle articolazioni della categoria a livello territoriale per la raccolta delle deleghe e la trasmissione per il tramite delle stesse».


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