In parlamento

Speranza: green pass fondamentale ma la durata dei tamponi è decisa dagli scienziati

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"Il green pass rappresenta uno strumento fondamentale per la lotta all'epidemia. Ad oggi ne sono stati scaricati 103 milioni nelle tre fattispecie: vaccinati, contagiati e con test negativo". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo al question time alla Camera sottolineando che "la validità del green pass è decisa dalle autorità scientifiche preposte". Ad oggi un test antigenico ha una validità di 48 ore, quello molecolare di 72 ore "e i prezzi sono stati calmierati". "Ma è il vaccino - ha sottolineato Speranza - la chiave per chiudere questa fase di emergenza. Ad oggi siamo all'85,76% di prime dosi e all'81,55% di persone con vaccino completato sopra i 12 anni. Dobbiamo proseguire su questa strada soprattutto alla vigilia di una stagione in cui le temperature scendono e si utilizzano di più i luoghi al chiuso".

Il ministro, inoltre, ha ricordato che ad oggi sono state somministrate oltre 700mila terze dosi sottolineando che sarà valutata "la terza dose eventualmente anche per altre categorie che oggi sono escluse". "La terza dose - ha ricordato il ministro - è stata autorizzata in sintonia con le valutazioni delle autorità di regolazione prima di tutto per gli immunocompromessi per i quali più che di un richiamo si tratta di un completamento della profilassi". Le altre categorie autorizzate "sono gli over-80, i residenti nelle Rsa, il personale sanitario, gli over60 e i fragili di ogni età".

Mascherine chirurgiche sotto la vigilanza di Mise e Lavoro
Il question time ha affontato anche l'inchiesta che vede coinvolto l'ex commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri. "In merito alle autorizzazioni c'è differenza fra mascherine Ffp2, Ffp3 e mascherine chirurgiche - ha precisato Speranza - . Le prime non sono dispositivi medici, ma di protezione individuale e sono sotto la vigilanza di Mise e ministero del Lavoro". "Le mascherine chirurgiche - ha aggiunto - non sono soggette ad autorizzazione ministeriale fermo restando l'obbligo a carico dei produttori di garantire la conformità ai requisiti essenziali con il marchio Ce e l'iscrizione nella banca dati del ministero della Salute".

Il ministro ha ricordato anche il lavoro di due commissioni, una per i dispositivi di protezione individuale (Dpi) e una per i dispositivi medici che "ha respinto circa il 40% delle richieste".

Richiesta di esenzione per la fibriomialgia
Anche la fibromialgia è rientrata tra i temi del question time. "La Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Lea e per l'appropriatezza del Ssn è impegnata nell'esame e nella valutazione della richiesta di inserimento della fibromialgia nei Lea - ha detto Speranza - e le relative prestazioni specialistico ambulatoriale appropriate per il monitoraggio della malattia da concedere in regime di esenzione. I nuovi investimenti nella Manovra di bilancio potranno anche servire per rendere più larghi i nostri Lea".

Quello della fibromialgia "è un tema particolarmente delicato e merita davvero il massimo impegno da parte delle istituzioni. E' una patologia cronica non infiammatoria dolorosa che colpisce l'apparato muscolo-scheletrico e determina una difficile qualità della vita in molti pazienti in quanto il dolore cronico limita l'attività fisica e la vita sociale".

Secondo alcune rilevazioni arriva a colpire tra il 2-3% della popolazione. "La fibromialgia - ha ricordato Speranza - è da tempo oggetto di un numero cospicuo di segnalazioni di atti parlamentari volti a chiedere una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e della classe medica nei confronti dei pazienti e l'inserimento nelle patologie soggette a specifica tutela. In particolare -ha aggiunto il ministro - le richieste riguardano l'inserimento tra le malattie croniche e invalidanti che hanno diritto all'esenzione per la spesa sanitaria, per le prestazioni di specialistica ambulatoria, necessarie al monitoraggio della malattia e alla prevenzione delle complicazioni".

Più risorse per gli ausili protesici per disabili
Nel corso del question time il ministro della Salute è intervenuto anche sugli ausili protesici. "Gli uffici tecnici della direzione generale della Programmazione sanitaria - ha ricostruito il ministro - hanno provveduto a dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 104, comma 3-bis, del decreto Rilancio, attraverso la predisposizione di uno schema di decreto per l'erogazione di ausili e protesi degli arti inferiori e superiori a tecnologia avanzata e con caratteristiche funzionali allo svolgimento di attività sportive amatoriali, destinati a persone con disabilità fisica". Il provvedimento è ora all'attenzione del Consiglio superiore di sanità, per l'acquisizione del parere di norma dirimente in relazione alle tipologie di beneficiari, nonché dei dispositivi erogabili. "Allo stato attuale, dunque - ha evidenziato Speranza - si è in attesa di un riscontro da parte del predetto organo consultivo, che consenta un adeguato e doveroso inquadramento della questione".

"Si è trattato di un iter particolarmente complesso - ha precisato il ministro - trattandosi di dispositivi a tecnologia avanzata, che richiedono valutazioni approfondite, al fine non solo di individuare la platea dei potenziali fruitori, ma soprattutto per assicurare che l'utilizzo avvenga in condizioni di sicurezza. Confido che, una volta definita la cornice regolatoria nelle prossime settimane, sarà possibile per gli interessati fruire di questi importanti ausili ai quali auspico di destinare maggiori risorse per il 2022 ".


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