Lavoro e professione

Via al Festival dell’Economia di Trento: superare le diseguaglianze di salute

di Lucilla Vazza

Se manca la salute, manca la democrazia. E in Italia chi è più povero, si ammala di più e (spesso) muore prima e in modo più drammatico. E si ammala di più chi ha meno strumenti per capire, chi ha un basso livello di istruzione. E se si vive al Sud questi fattori insieme diventano una bomba. La bomba delle diseguaglianze di salute.

Perché nell’Italia del 2017, gli svantaggi sociali sono cronicizzati e con la crisi, l’aumento della disoccupazione e l’incertezza del futuro, curarsi - o meglio, la possibilità di farlo - è lo specchio di una società che rischia di tornare indietro. A quando chi poteva, si curava e viveva meglio e, chi non poteva, si affidava alla provvidenza e, se andava bene, al medico condotto e al farmacista di paese. Questo regresso è perdita di democrazia.

Per questo la salute e le disuguaglianze sono il tema che Tito Boeri, presidente dell’Inps e direttore scientifico del Festival dell’Economia di Trento, ha voluto per la dodicesima edizione che apre oggi i battenti e va avanti fino al 4 giugno.

Un calendario ricco di eventi, 70 incontri con circa 80 relatori e altre 50 iniziative collegate, per riflettere sul superamento delle diseguaglianze e di come la lotta a questi dislivelli di salute passi attraverso lo sviluppo socio-economico, ambientale e culturale del Paese.


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