Medicina e ricerca

Urologia, così Intelligenza artificiale e realtà virtuale vengono in aiuto al chirurgo

di Francesco Porpiglia *

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24 Esclusivo per Sanità24

Le conseguenze principali di un intervento di prostectomia totale sono rappresentate da incontinenza urinaria e disfunzione erettile. La tecnologia oggi permette un recupero rapido, quasi immediato di queste due complicanze e un miglioramento concreto della qualità della vita dei pazienti, che è il nostro obiettivo. La 12esima edizione di Tum, International Techno Urology Meeting in corso al San Luigi Gonzaga di Torino è un appuntamento riconosciuto a livello internazionale per fare il punto sulle tecnologie a disposizione della chirurgia urologica, partendo dalle più recenti esperienze della nostra azienda, all'avanguardia nel settore.
Tra le novità presentate al congresso spicca un nuovo approccio chirurgico proprio per la prostectomia radicale che prevede la legatura preventiva delle arterie della prostata. Questo consente di evitare l'applicazione di clip metalliche durante l'intervento e la ripresa della capacità di erezione dopo un mese nel 56% dei casi e dopo tre mesi nel 67%, anziché a un anno, dati raccolti sui primi 140 interventi condotti qui al San Luigi per la prima volta in assoluto.
Ma la vera rivoluzione è legata alle applicazioni dell'intelligenza artificiale: dall'immagine dell'organo, rene o prostata, ad altissima definizione ottenute da una tac o da una risonanza magnetica con un software di ultima generazione basato sull'intelligenza artificiale si ottiene un modello tridimensionale completamente interattivo: è il "gemello digitale" (digital twin) del rene o della prostata del paziente da operare, uguale in tutto e per tutto all'originale, con le stesse caratteristiche morfologiche e anatomiche, dal colore alla struttura del tessuto biologico, inclusi i dettagli della patologia di cui è affetto, come un tumore. E su quest'organo, ricreato in formato digitale, il chirurgo riesce a pianificare nel dettaglio e in sicurezza l'intervento da eseguire, anche in condivisione in tempo reale con altri chirurghi collegati contemporaneamente da Centri molto lontani, mediante una piattaforma che permette di immergersi in di una realtà virtuale definita "Uro-verso". Poter estrarre dalle immagini diagnostiche del paziente un organo virtuale consente di studiarlo in ogni dettaglio per come è nella realtà e permette di praticare un intervento chirurgico completo, il tutto in un ambiente digitale. Tutto questo non è più fantascienza, ma è la realtà della chirurgia moderna. Una chirurgia da banco virtuale che non solo offre un'opportunità senza precedenti per la formazione e l'addestramento degli urologi, ma promette anche di migliorare notevolmente la precisione e l'efficacia degli interventi chirurgici reali. Infatti, grazie alla possibilità di eseguire simulazioni ripetute e perfezionare le tecniche prima di entrare in sala operatoria, si aprono nuove prospettive per la sicurezza e il successo degli interventi che proponiamo ogni giorno ai nostri pazienti.

* Presidente 12th International Techno-Urology Meeting
Direttore Urologia Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano
Ordinario di Urologia Università di Torino


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