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Federanziani e Fais: il sistema degli appalti deve partire dai bisogni delle persone

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L'acquisto di presidi medici non è soltanto la messa a punto di una gara, la pubblicazione e l'esito, bensì un insieme di elementi che concorrono a rendere questo strumento quanto più vicino all'equilibrio tra costi, benefici e bisogni in sanità. La pandemia ha rivelato molti dei limiti dell'attuale sistema, ma può essere anche l'occasione da non perdere per rigenerare un sistema che deve essere orientato più al raggiungimento del benessere della persona che essere esclusiva funzione delle logiche legate al prezzo.
Ne hanno parlato FAIS odv Federazione delle Associazioni di Incontinenti e Stomizzati e Senior Italia FederAnziani, chiedendo una svolta significativa nella gestione dell'Incontinenza, che veda le associazioni di pazienti protagoniste, in prima linea nei luoghi dove vengono prese le decisioni, nell'ambito del webinar "Procurement in sanità la svolta attesa negli acquisti di presidi. Il ruolo delle associazioni" svoltosi in occasione della Giornata nazionale per la Prevenzione e la Cura dell'Incontinenza. All'incontro hanno partecipato Pier Raffaele Spena, presidente FAIS, Roberto Messina, presidente nazionale Senior Italia FederAnziani, Marzio Zullo, vice presidente AIUG, Fernanda Gellona, direttore generale Confindustria Dispositivi Medici, Ugo Trama, responsabile Politiche del farmaco e dispositivi della Regione Campania, Rita Mottola, dirigente della Sezione Farmaceutico Protesica Dispositivi Medici della Regione Veneto, Mario Nieddu, assessore alla Salute della Regione Sardegna, Lolita Gallo, Direttore Generale per la Salute della Regione Molise.
L'incontro ha messo a confronto gli stakeholder con l'obiettivo di stimolare un dibattito e un cambiamento intorno al tema degli acquisti. partendo dalla necessità di rinnovare i processi di acquisto, il sistema di monitoraggio della spesa, la formazione del personale sanitario, l'innovazione dei prodotti, la mappatura dei reali bisogni delle persone, la diffusione capillare dell'assistenza territoriale.

I numeri a supporto del settore non sono marginali: il Ssn, per la sola assorbenza, eroga il 66% degli ausili con un investimento di circa 350 milioni di euro, pari al 56% della spesa totale. La spesa out of pocket, invece, è pari a più di 280 milioni di euro. Il mercato italiano della stomia, invece, è pari a circa duecento milioni di euro. I dati oggi accettati, ma non verificati, sono pochi e inadeguati per permettere una seria programmazione. I più utilizzati sono quelli provenienti dal mercato e parlano di 75.000 persone stomizzate e circa sei milioni di persone interessate, a vario livello, dall'incontinenza. Dati molto flessibili, se consideriamo che le persone interessate da questa condizione sono sia cronici che temporanei. C'è poi da aggiungere la evidente disuguaglianza di trattamento tra le singole regioni, molte delle quali non hanno ancora dato seguito a quanto previsto nei Lea con il Dpcm 12 gennaio 2017.

«La Giornata Nazionale della Prevenzione e cura dell'Incontinenza deve essere l'occasione per accendere una luce su un settore che per anni è stato poco considerato da chi si occupa di programmazione e gestione della salute pubblica. Questo ha prodotto un sistema consolidato, poco permeabile alle novità e che ha bisogno di scelte coraggiose per rinnovarsi nell'interesse delle persone che vivono l'incontinenza. Inoltre occorre modificare il DPCM 12 gennaio 2017 pubblicato il 18 marzo in Gazzetta Ufficiale - Supplemento n.15, e prevedere immediatamente delle ore gratuite di ginnastica pelvica per le puerpere al fine di ridurre il più possibile il numero di donne destinate in futuro ad essere affette da incontinenza» dichiara Roberto Messina, presidente di Senior Italia FederAnziani.

«Gli ausili per l'incontinenza, il cateterismo e la stomia sono legati intimamente alla persona, un prodotto appropriato può cambiare la qualità di vita e definire un percorso di cura meno traumatico. La responsabilità di chi acquista, quindi, non può prescindere da queste premesse perché il rischio è di concentrarsi su belle strutture di gara o procedure di acquisto, ma poco utili e non corrispondenti con le reali aspettative dei pazienti» dichiara Pier Raffaele Spena, presidente FAIS odv Federazione delle Associazioni di Incontinenti e Stomizzati.

«La Giornata Nazionale della Prevenzione e Cura dell'Incontinenza dovrebbe dare a tutti gli Stakeholder un momento di riflessione e di partecipazione attiva al fine di migliorare le differenze di accesso, che si sono create, ai diversi trattamenti e ai dispositivi medici complessi innovativi in base alla distribuzione geografica del paziente. Inoltre sarebbe utile incrementare i Centri riabilitativi e di prevenzione sul territorio per ridurre il rischio di veder aumentare le disfunzioni del pavimento pelvico nel tempo» dichiara Marzio Zullo, vice presidente AIUG, Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico.

«L'esperienza dell'Isola testimonia quanto sia necessario porre una seria riflessione sull'attuale sistema d'acquisto dei presidi per l'incontinenza. Abbiamo ereditato una fornitura di ausili da cui sono emerse numerose criticità sul piano qualitativo. Non si dovrebbe mai essere costretti a intervenire ‘ex-post'. Le associazioni rappresentano un indispensabile punto di contattato con gli utenti finali, pertanto il loro coinvolgimento deve essere considerate un valore aggiunto. Il comune obiettivo è rappresentato dal bene dei cittadini.» dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Autonoma della Sardegna, Mario Nieddu.

«Per mettere in atto le strategie più appropriate di acquisizione dei dispositivi per l'incontinenza urinaria e fecale e per gli stomizzati è necessario sviluppare la cultura della conoscenza dei prodotti avvalendosi dei tecnici specialisti del settore e contestualmente ascoltare le associazioni dei pazienti per conoscere le loro reali esigenze. Solo l'adozione di tale binomio consentirà alla pubblica Amministrazione di realizzare le scelte migliori che da un lato consentiranno l'applicazione della norma e dall'altro di soddisfare il "bisogno reale" del paziente che vive una condizione di fragilità» dichiara Rita Mottola, Dirigente della Sezione Farmaceutico Protesica Dispositivi Medici della Regione Veneto.

«Troppo spesso le gare non lasciano la libertà di scelta del prodotto più soddisfacente alle esigenze della singola persona, guardano principalmente al prezzo e non tengono conto dell'innovazione che c'è dietro. Acquistare il prodotto giusto significa dare la giusta risposta all'esigenza della singola persona senza sprecare denaro pubblico. Per questo bisogna ripensare profondamente il meccanismo di individuazione ed erogazione di tali prodotti per salvaguardare la libertà di scelta e l'innovazione tecnologica», spiega Fernanda Gellona, Direttore generale di Confindustria dispositivi medici.

La vice presidente del Senato Paola Taverna, la presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati Marialucia Lorefice, la ministra per la Famiglia e le pari opportunità Elena Bonetti, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, il senatore Matteo Salvini, la sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi sono gli esponenti delle istituzioni che in occasione della settimana di sensibilizzazione sulla prevenzione e la cura dell'incontinenza hanno incontrato la delegazione dei pazienti Rappresentata da Fais, Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati Onlus e Senior Italia FederAnziani.


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