Aziende e regioni

Sardegna, alla Sanità vanno 3,5 miliardi e 2,7 sono per l'Ats-Ares

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

La Regione Sardegna spenderà per la Sanità più di tre miliardi e mezzo di euro. Poco più del 40 per cento della Finanziaria regionale che vale 8 miliardi. Nello specifico, il volume di spesa dell’intero sistema regionale, al lordo della cosiddetta mobilità vale 3.527.109.039,02 euro. Gli importi sono stati stabiliti dalle delibere approvate dalla Giunta regionale il 9 luglio e in cui si assegnano le quote alle cinque aziende pubbliche e inoltre determinato i tetti di spesa tra le case di cura convenzionate cui si aggiunge il Mater Olbia.
Per quanto riguarda l’ambito delle aziende pubbliche a farla da padrone nel trasferimento delle risorse è l’Ats-Ares con 2 miliardi e 767 milioni di euro. Si tratta dell’azienda più grossa del sistema sanitario regionale, almeno sino a quando non saranno ripristinate le otto Aziende sanitarie locali territoriali previste dalla Riforma sanitaria varata lo scorso anno ma ancora inapplicata. Cifra al lordo delle risorse che riguardano la mobilità. Una voce che vale complessivamente 535.858.962,57. In questo caso la quota maggiore di risorse va alla mobilità interna pari a 443.997.361,46 euro e a quella extraregione e internazionale che ha un importo di 91.661.601,11 euro.
Nell’ambito dell’Ats (azienda per la tutela della salute) la voce più pesante è quella dell’assistenza distrettuale pari a 1.303.946.881,29 (“l’assegnazione riferita all'assistenza distrettuale - si legge nel provvedimento - comprende la quota capitaria e la quota parte di risorse relative alla maggiorazione tariffaria della specialistica ambulatoriale”) e l’assistenza ospedaliera con 704.555.864,50 euro (“l'assegnazione riferita all'assistenza ospedaliera comprende la quota capitaria e la quota riferita alla maggiorazione tariffaria delle prestazioni ospedaliere”).
Significativo il fondo per l’acquisto dei farmaci innovativi con una spesa che si aggira intorno ai 31 milioni di euro.
Poi c’è anche l’azienda Brotzu di Cagliari,ilpiù grande ospedale della regione per cui è prevista un’assegnazione di 310 milioni e mezzo di euro. Quindi il capitolo aziende universitarie. L’importo più alto di risorse va all’Aou di Sassari, 270 milioni di euro. All’azienda sanitaria universitaria di Cagliari 156 milioni di euro. Infine l’azienda che gestisce l’emergenza urgenza e l’elisoccorso, ossia l’Areus per cui si prevede un’assegnazione di 63 milioni di euro. Nella delibera si legge inoltre che “sono stati attribuiti ulteriori finanziamenti centro regionale trapianti (ATS), struttura di coordinamento trasfusionale e immunoematologia (AO Brotzu), applicazione di metodiche NAT per i centri trasfusionali regionali (AO Brotzu e AOU di Sassari), attività di trapianto, compreso il trasporto organi (AO Brotzu), attività territoriali svolte dalla Clinica Psichiatrica di Cagliari (AOU di Cagliari), complessità di gestione del file F (AO Brotzu, AOU di Sassari, AOU di Cagliari), screening neonatali (AO Brotzu), contributo per il CISOM di Porto Torres ai sensi della legge regionale n. 16/2019 (ATS)”. Non solo, il provvedimento chiarisce che “la somma residua da accantonare a riserva per garantire il riequilibrio delle quote che derivano dall'applicazione del modello parametrico, è pari a circa 683 milioni di euro”.
Il piano prevede anche le risorse per le strutture private convenzionate, per un dato complessivo di poco più di 160 milioni di euro. Tra queste il Mater Olbia e le altre case di cura della Sardegna. E se poi, a causa dell’emergenza Covid si registra un aumento dei costi, per conoscere il dettaglio e quantificare il peso della pandemia sull’intero sistema sanitario, sarà necessario aspettare ancora qualche tempo.
Davide Madeddu


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