Aziende e regioni

Aziende sanitarie e ospedaliere: prove pratiche di efficientamento energetico

di Paolo Castiglia

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24 Esclusivo per Sanità24

Il tema dell’efficientamento energetico coinvolge ormai ogni settore della società, e quindi anche le aziende sanitarie e ospedaliere si stanno adeguando per fare la loro parte al meglio in questa non facile sfida. “Il miglioramento in chiave green si può attuare – dichiara in proposito Antonio D'Urso, vicepresidente nazionale Fiaso – predisponendo differenti azioni tra loro combinate e integrate che coinvolgano il personale, la produzione energetica e i consumi”.
Una volta “formato il personale con corsi legati alla cultura dell’ecosostenibile che possano sensibilizzarli all’utilizzo dell’energia come fattore di costo”, secondo D’Urso “si deve passare ad interventi più strutturali, predisponendo un programma articolato di interventi”.
Nell’Asl Toscana Sud-Est, di cui D’Urso è direttore generale, è stato attuato un piano di efficientamento energetico a 360 gradi che parte dalla formazione dei dipendenti per arrivare a interventi strutturali.
“Ad esempio, nella Asl che rappresento che ha una grande estensione territoriale, per efficientare i consumi – spiega lo stesso D’Urso - come prima cosa, visto che siamo un’azienda territorialmente molto estesa, abbiamo sostituito parte del parco auto di circa 800 vetture. Le auto Euro zero e uno, con emissioni ormai non più considerate a norma, sono state sostituite con veicoli ibridi o elettrici con le relative colonnine di ricarica”.
All’interno delle strutture sanitarie e ospedaliere del territorio poi, spiega ancora il Direttore generale, “sono poi state sostituite le lampade a incandescenza con lampade ad un più basso impatto di costo e inoltre si è stabilito un piano per la riduzione della climatizzazione ad esempio in alcune aree confinate come le sale operatorie.
Per quanto concerne invece l’aspetto della produzione è stato predisposto un duplice intervento. Da una parte viene prodotta energia totalmente green grazie all’installazione dei pannelli solari, dall’altra si produce energia partendo dal gas metano”.
In generale va segnalato che la produzione green permette di sopperire per ora in piccola percentuale al fabbisogno energetico totale. Nel tempo si può pensare di installare i pannelli solari sull’intera superficie del tetto degli ospedali, ma la produzione non sarebbe comunque sufficiente a soddisfare la domanda, quindi l’apporto di energia green va combinato, allo stato attuale, con produzioni derivate dal carbon fossile.
“Da evidenziare anche - approfondisce D’Urso - che le riduzioni dei costi della climatizzazione non vanno ad impattare sul microclima delle aree di degenza e che poi i risparmi energetici vanno a migliorare gli investimenti nei servizi, il tutto in un’ottica di cost effectiveness pensata soprattutto per incrementare la risposta alle necessità dell’utenza”.
Il sistema di auto-produzione di energia con derivati del carbon fossile, il gas metano, avviene tramite impianti di cogenerazione, delle macchine in grado di trasformare il combustibile e sviluppare sia energia che vapore. La duplice generazione permette di abbattere i costi della produzione stessa in quanto il vapore viene poi utilizzato nelle centrali di sterilizzazione, essenziali per le attività ospedaliere e sanitarie.
“Con gli attuali sistemi di autoproduzione di energia staccarci dalla rete è ancora un progetto irrealizzabile – spiega D’Urso – anche perché la domanda energetica di un ospedale è caratterizzata da una linea discontinua, con momenti di picco e momenti di down, quindi dovrebbero essere predisposti sistemi complessi in grado sia di produrre energia, ma anche di immagazzinarla e rilasciarla quando necessario”.
“È però possibile – conclude – ed è questa la sfida, rendere più efficiente dal punto di vista ambientale e sostenibile il sistema ospedaliero ma senza fare ancora del tutto a meno dei sistemi tradizionali: quelli che stiamo compiendo, a livello locale e nazionale, sono comunque i primi passi, decisi e presto decisivi, verso una Sanità davvero green ed ecosostenibile”.


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