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Robotica: i 20 anni di ricerca e formazione che hanno cambiato volto alla chirurgia

di Paolo Castiglia

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Chirurgia robotica. Una Scuola che è un’eccellenza della sanità pubblica in Italia. Per una disciplina che consente di ridurre significativamente la necessità di interventi chirurgici di revisione, garantisce tassi di infezione inferiori, una minore invasività, maggiore precisione e durata ridotta del ricovero: in sintesi contribuisce a migliorare la qualità delle cure e a rendere più sostenibile il nostro sistema sanitario.
Ecco spiegato l’identikit della Scuola di Chirurgia robotica della Asl Toscana sud est, che ha queste cifre: oltre 1000 chirurghi formati, 500 interventi all'anno, 28 paesi coinvolti, più di 85 docenti attivi nella stagione in cui compie 20 anni dalla fondazione avvenuta nel 2003 nell'allora Asl 9 di Grosseto. E su questo appuntamento si è tenuta una giornata evento all'auditorium dell'ospedale Misericordia di Grosseto con i rappresentanti della Regione Toscana, della Direzione Aziendale, con numerosi chirurghi provenienti da ogni parte d’Italia specializzati a Grosseto, ma anche cittadini e studenti delle scuole superiori.
“Quando la robotica è partita venti anni fa, grazie alla visione del professor Pier Cristoforo Giulianotti, nessuno poteva immaginare un impatto così determinante nel mondo della chirurgia – ha spiegato Andrea Coratti, direttore della Scuola di Robotica e del dipartimento Chirurgia generale e d'urgenza della Sud est -. Nel 2003 non esistevano in Italia centri di formazione in questa materia, l’unico in Europa era a Bruxelles. Oggi questo settore rappresenta non solo il futuro, ma soprattutto il presente della chirurgia mini-invasiva e nell’ultimo anno abbiamo fatto 10 corsi con oltre 100 partecipanti, ospitando anche tanti giovani chirurghi toscani”.
“Un esempio e un modello di Sanità Pubblica - la definisce Antonio D’Urso, direttore generale della Asl Toscana sud est - che dimostra che non è indispensabile lavorare nelle grandi metropoli, si possono raggiungere risultati eccezionali anche in zone di prossimità. La Sanità può, e deve, raggiungere livelli di eccellenza anche nei territori, dobbiamo sempre di più creare progetti che rafforzino sia le competenze che le motivazioni dei nostri professionisti e soprattutto che diano risposte adeguate. Sono convinto che il modello della Sanità Pubblica Italiana sia in grado di farlo”.
L’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Simone Bezzini ha dal canto suo spiegato che “i 20 anni della Scuola di Chirurgia Robotica di Grosseto non rappresentano soltanto il consolidamento di un percorso di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, ma anche la capacità del nostro sistema sanitario di evolvere ed innovarsi, e la crescita che ha conosciuto la scuola, che negli anni si è altamente specializzata, è testimoniata dal fatto che qui vengono a formarsi chirurghi da tutto il mondo insieme ai giovani chirurghi della nostra regione”.


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