Dal governo
Trapianti in crescita nel 2015, opposizioni al 30,6%. Exploit delle dichiarazioni di volontà in Comune: 1000 al giorno
di B.Gob.
Il sistema trapianti italiano ha raggiunto nel 2015 3.317 interventi eseguiti. Un aumento netto di 67 interventi rispetto al 2014 e un balzo vero e proprio (+228) sul 2013. Le opposizioni continuano, se pure in flessione, a mantenersi su percentuali elevate - la media nel Paese è 30,6% - ma l’anno passato ha segnato un exploit decisivo per la “scelta in Comune”, il progetto che ormai coinvolge 454 enti locali ( contro i 23 nel 2014), in cui si dichiarano donatori al momento del rinnovo della carta d’identità 1.000 cittadini al giorno. Crescono anche le donazioni di tessuti e cellule, da anni fiore all’occhiello dell’Italia. La vera novità che comincia a dare risultati è la donazione da vivente. «Per le donazioni di rene da vivente - spiegano in particolare gli esperti del Centro nazionale trapianti guidato da Alessandro Nanni Costa - il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012». Vincente si sta rivelando anche la donazione a cuore fermo: 6 le donazioni eseguite con questa modalità, che richiede il pieno rispetto dei 15 minuti di “no touch period” prima di procedere al prelievo. «Una sfida organizzativa complessa a cui la rete trapiantologica ha risposto positivamente - precisano ancora dal Cnt - in termini di programmi di donazione avviati nelle Regioni italiane». Grazie alle sei donazioni a cuore fermo sono stati eseguito 12 trapianti e gli organi trapiantati sono stati 14.
Di seguito, il comunicato di sintesi dei dati presentati al ministero della Salute
Si conclude con un segno positivo l’anno 2015 per i trapianti di organo nel nostro Paese, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013). Cresce complessivamente l’intera attività trapiantologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato hanno registrato un buon incremento, arrivando rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014). I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interventi eseguiti da donatori viventi. Il polmone ha subìto una leggera flessione (112 nel 2015; 126 nel 2014) mentre il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014).
Altrettanto positiva l'attività trapiantologica per i tessuti e le cellule staminali emopoietiche; per quest'ultime, sono stati 704 i trapianti da donatore non familiare adulto (+11 rispetto al 2014) e in aumento quelli da donatore familiare semi-compatibile (“aploidentico”).
Nel 2015 si confermano i trend di donazione registrati nell'anno precedente, con alcuni importanti segnali positivi. Sono stati 2.332 gli accertamenti di morte con criteri neurologici (nel 2014 erano stati 2.349); il numero dei donatori offerti alla rete trapiantologica è pari a 1.388 (+ 5 rispetto all'anno precedente). Il totale dei donatori utilizzati a scopo di trapianto è stato 1.170 (contro i 1174 del 2014); questa lieve oscillazione è imputabile agli elevati standard di sicurezza che caratterizza il nostro sistema.
Scende la percentuale delle opposizioni alla donazione nel 2015, pari al 30.6% rispetto al 31% dell'anno precedente.
Crescono i donatori di tessuti, con particolare riferimento alla cornea (7553 nel 2015 contro i 7449 nel 2014), di cui il nostro Paese è primo in Europa. In aumento anche i donatori volontari iscritti al Registro IBMDR, 469.000 nel 2015.
La principale novità nell'attività 2015 riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incremento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2014). Per le donazioni di rene da vivente, il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012). L'aumento delle donazioni da vivente, un aspetto su cui il Centro e la Rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni, ha consentito di portare il numero complessivo delle donazioni a quota 1.494 (+ 51 rispetto al 2014).
Le liste d’attesa. Al 31/12/2015 i pazienti in lista di attesa erano 9.070; la maggior parte di questi è in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.765); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d'attesa per il rene. Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore e 383 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entrata e di uscita. Nell'anno 2015, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l'80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto. In particolare:
- Rene: su 2.038 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.576 hanno ricevuto un trapianto (pari al 77%);
- Fegato: su 1.288 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.067 hanno ricevuto un trapianto (pari al 82%);
- Cuore: su 328 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 246 hanno ricevuto un trapianto (pari al 75%);
- Polmone: su 179 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 112 hanno ricevuto un trapianto (pari al 62%).
Una scelta in Comune. Il progetto ha registrato nel 2015 una vera e propria impennata. Grazie alla nuova modalità di registrazione della dichiarazione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta d'identità, sono stati 104.571 i cittadini che si sono espressi sulla donazione di organi e tessuti all'ufficio anagrafe (contro i 15.137 del 2014). In considerevole aumento il numero dei Comuni italiani che hanno attivato questa procedura (454 nel 2015 contro i 23 nel 2014) e che hanno consentito di raggiungere una media di 1000 dichiarazioni al giorno raccolte. Si mantiene alta la percentuale dei consensi alla donazione: il 91.6% delle manifestazioni di volontà rese è positiva.
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