Dal governo

Farmaci in ospedale, rosso da 1,7 mld nel 2015. Per le imprese ripiani da 1,8 mld in tre anni. Allo studio una transazione con sconto del 10-20%

di Roberto Turno (da Il Sole 24 Ore di oggi)

È un rosso shock quello che si sta profilando per la spesa farmaceutica ospedaliera pubblica. Secondo le proiezioni a fine anno depositate al tavolo sulla governance farmaceutica nel 2015 il disavanzo sfiorerà 1,695 mld. Risultato: per le industrie farmaceutiche si prospetterebbe un pay back da 847,08 mln. Ma non basta: il ripiano a loro carico sarebbe dal 2013 al 2015 di 1,809 mld. Una cifra da capogiro, che somma tre anni di deficit bloccati dalle pronunce del Tar che per mancanza di trasparenza hanno mandato gambe all'aria le procedure messe in moto dall'Aifa per i ripiani 2013-2014.

È con queste cifre davanti che al tavolo della governance farmaceutica si sta ragionando dei capitoli pay back e tetti. Materie spinose, sulle quali presto si dovrà decidere, come hanno ben chiaro tutte le parti istituzionali (Governo, Regioni, Aifa) per rifare ordine e fare trasparenza, oltreché per dare certezza ai bilanci. Ecco così che al tavolo-governance è spuntata anche l'ipotesi di arrivare ad accordi specifici con le imprese interessate: si ragiona così su transazioni dell'ordine dell'80-90% delle cifre dello sfondamento in ballo.

Questo per il passato. Aspettando che dal tavolo emergano anche le soluzioni per il futuro alla voce pay back. E aspettando di trovare il veicolo legislativo (ci vuole una legge) più adatto. Un veicolo legislativo che andrà trovato anche per dare una soluzione al rebus dei tetti di spesa a partire appunto da quello per l'ospedaliera che s'è rivelato fragilissimo e assolutamente inadeguato. Ecco così che sono spuntate ipotesi di più tetti per singole categoria. L'ha lanciata per prima l'Aiom (associazione di oncologia medica), proponendo un fondo ad hoc per i farmaci oncologici, finanziato anche con l'aumento ( 1 centesimo) delle accise sulle sigarette. Proposta, quella dell'Aiom, ripresa dall'Aifa, con tanto di tetti di spesa per macroaree terapeutiche e con un fondo ad hoc per gli innovativi.

Fatto sta che, a quanto pare, le Regioni non ci stanno, temono rischi a loro carico. Mentre tra le controindicazioni ci sarebbero i dubbi sulla capacità di gestire tanti micro tetti di spesa, e la anche l'esperienza britannica dove il Cancer Found è stato mestamente superato per le palesi difficoltà di gestione sul piano della ripartizione e dell'accesso. Farebbe di meglio l'Italia? E sarebbero d'accordo tutte le industrie, dato che, ad esempio per l'oncologia, il 50% dei 2,5 mld di mercato sono in mano a un pugno di aziende? Forse oggi, alla ripresa dei lavori del tavolo sulla farmaceutica, potranno arrivare le prime risposte. In attesa di una legge.


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