Dal governo

Via libera al Piano antiviolenza e alle linee guida per gli ospedali

Come anticipato, la Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al bis di prvvedimenti contro la violenza sulle donne: il piano nazionale e le linee guida operative per il soccorso e il sostegno delle vittime.
Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza delle Regioni parla di linee guida «assolutamente condivisibili sarebbe però bene metterci qualche euro. Le buone idee vanno finanziate».
«Il Governo ha stanziato 33 milioni di euro all'anno contro la violenza sulle donne», spiega proprio Maria Elena Boschi, che ha partecipato alle conferenze Stato-Regioni e Unificata. E al centro di questa azione dello Stato ci sono le «nuove linee guida che oggi presentiamo per le vittime di violenza che arrivano nei pronto soccorso, affinché possano iniziare un percorso dedicato, specializzato anche una volta uscite dall'ospedale sulla base di una loro scelta volontaria. Credo che questi siano segnali concreti e importanti del lavoro che stiamo facendo». Boschi ha poi ricordato la campagna di comunicazione #sbloccailcoraggio, lanciata questa settimana in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, per sottolineare «il 1522, il numero di pubblica utilità a cui si possono rivolgere le donne che hanno subito minacce o violenza, le vittime di stalking o persone che sono a conoscenza di episodi di questo genere».

A due giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne lo Stato tutto - quindi governo centrale, regioni, comuni e province – ha approvato in modo unitario il piano anti violenza per il prossimo triennio. «Credo che sia un risultato importante frutto di un lavoro che attraverso la cabina di regia contro la violenza sulle donne abbiamo portato avanti negli ultimi mesi» ha spiegato Boschi. È un bel segnale «per tante donne che ancora oggi vivono il dolore di una violenza e situazioni di disagio che in qualche modo cerchiamo di prevenire, sostenendole anche nel difficile percorso che inizia dopo la denuncia» precisa.

Al coordinamento per i due provvedimenti ha collaborato Lucia Annibali, un nome che significa resistenza e resilienza alla violenza subita.

Soddisfazione anche da parte di Emma Petitti, assessore alle Pari opportunità dell'Emilia-Romagna, che fa parte della Cabina di regia nazionale: «Determinante il lavoro di rete tra istituzioni e società civile. Con questo Piano – spiega Petitti - non solo viene data risposta all'emergenza e offerto sostegno alle donne vittime di violenze, ma si punta soprattutto alla prevenzione. Sono certa che questo importante lavoro continuerà a portare frutti, soprattutto ora che il Piano antiviolenza avrà piena operatività. Adesso dobbiamo impegnarci per raggiunge un altro obiettivo fondamentale: cambiare l'approccio culturale, scommettendo soprattutto sui giovani, affinché si facciano portatori del cambiamento».


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