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Coronavirus/ Iss conferma: il numero dei contagi sta rallentando

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"I dati confermano il rallentamento della diffusione dei contagi da coronavirus". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro che, tuttavia, ha sollecitato "il rispetto del distanziamento sociale perché non ci sono zone dove il virus non circola". Dal canto suo Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Iss si è spinto oltre parlando "di un lieve calo della curva epidemiologica" che dovrà comunque essere confermato "nei prossimi giorni". Sulla mortalità che resta alta "perché legata ai soli casi positivi" si sta sviluppando una ricerca "che tiene conto anche dei positivi ma asintomatici".

Anche per il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, intervenuto nella conferenza stampa organizzata dall'Istituto superiore di sanità, "Pasqua a casa è un sacrificio enorme che sono chiamati a fare gli italiani per difendere le persone più fragili".

"Siamo moderatamento soddisfatti - ha aggiunto - che le misure di contenimento sociale abbiamo evitato finora l'insorgenza di focolai al Sud". In ogni caso presto "saranno disponibili test sierologici per la ricerca degli anticorpi nel sangue che daranno un quadro completo del'epidemia in Italia". Test che saranno regolativ da una nuova circolare del ministero della Salute proprio con l'obiettivo di intercettare tutti i casi sul territorio.

Intanto, anche il lavoro tra Aifa, Cts e Spallanzani "prosegue senza sosta e al momento sono 8 gli studi sui farmaci anti-Covid 19 approvati".

Brusaferro, infine, ha parlato anche delle mascherine delle quali si sta valutando l'uso in una prossima fase 2 dell'emergenza. "Sono 50 le aziende al momento autorizzate a produrre mascherine chirurgiche" -ha detto il presidente dell'Iss aggiungendo "che è stata autorizzata anche una prima azienda lombarda alla commercializzazione che ha presentato domanda il primo aprile". Secondo Brusaferro la prova di filtraggio "non è un aspetto burocratico ma appare necessaria per garantire l'assenza di contagio". Le aziende possono presentare un'autocertificazione "e ricevono un'autorizzazione a produrre mentre il via libera alla commercializzazione sarà concesso solo dopo aver condotto i test in collaborazione con le università".


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