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Coronavirus/ Salute-Iss: con Rt a 1,5 rapido peggioramento dell'epidemia

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"Con un indice Rt a 1,5 l'epidemia è in rapido peggioramento soprattutto in alcune Regioni italiane. La situazione evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali di diverse Regioni e province autonome". Lo rileva il monitoraggio relativo al periodo 12-18 ottobre 2020 condotto dal ministero della Salute con l'Istituto superiore di sanità secondo cui "sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità".

Il forte incremento dei casi che porta l'incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg a 146,18 per 100.000 abitanti (periodo 5/10-18/10) (vs di 75 per 100.000 abitanti nel periodo 28/9-11/10). Nello stesso periodo, il numero di casi sintomatici è passato da 15.189 (periodo 28/9-11/10) a 27.114 (periodo 5/10-18/10).

"Cresce notevolmente e rapidamente in numero di casi di Covid nel nostro Paese e aumentano purtroppo i ricoveri ospedalieri e quelli in terapia intensiva", spiega Gianni Rezza, direttore della Prevenzione al ministero della Salute secondo cui "aumenta anche gradulamente il numero di focolai che si rilevano a livello scolastico e vanno poste attentamente sotto osservazione quelle che solo le attività extra scolastiche".

Dato il contesto epidemiologico, continua Rezza "è importante continuare a tenere comportamenti prudenti quale il distanziamernto fisico, l'uso costante delle mascherine e il lavaggio delle mani"." E naturalmente vista la situazione - conclude - è opportuno anche limitare allo stretto necessario le uscite da casa".

I focolai attivi sono 7.625 i focolai , di cui 1.286 nuovi . Quest'ultimo è un dato in diminuzione ma solo perché "i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico: sono stati segnalati, infatti, 23.018 casi non associati a catene di trasmissione note (vs 9.291 la settimana scorsa) che corrisponde al 43,5% del totale di casi notificati questa settimana".

"Questa settimana, a livello nazionale - aggiunge il report Salute-Iss - si è osservato anche un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) con il conseguente aumento dei tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10% in entrambe le aree". "Se l'andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale- conclude il monitoraggio - esiste una probabilità elevata che numerose Regioni e Province autonome raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo".


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