Dal governo

Covid/ Brusaferro e Rezza: contagi in forte crescita, servono misure rapide e decise

di Ernesto Diffidenti

S
24 Esclusivo per Sanità24

"C'è un trend di contagi in netta crescita con una curva in rialzo per la sesta settimana consecutiva". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, commentando i dati del monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sottolineando come sia "necessario intervenire in maniera decisa per contrastare diffusione virus". Preoccupano la crescita dell'indice Rt fissato a 1,16 ma anche l'alta l'incidenza con "molte regioni che stanno superando la soglia di 250 casi ogni 100mila abitanti oltre la quale sono inderogabili le misure di mitigazione". Le notizie positive vengono solamente dalla Sardegna che registra un'incidenza di 31 casi su 100mila abitanti e dall'abbassamento della curva dei contagi a Bolzano e in Umbria "dove la zona rossa introdotta ormai qualche tempo fa sta funzionando".

Sono solo 4 le regioni e PA (Calabria, PA Bolzano, Sardegna e Umbria) con Rt puntuale settimanale sotto 1. La Sicilia si ferma a 1. Le altre 16 hanno un indice di trasmissibilità sopra 1. Il valore più alto è in Basilicata con 1.53 e in Campania con 1.5. Il Friuli Venezia Giulia registra un Rt di 1.39, l'Emilia Romaga 1.34, il Piemonte 1.41, il Lazio 1.31 e la Lombardia a 1.3. Nello scorso monitoraggio le regioni con Rt sopra 1 erano 10.

"I contagi sono in crescita in tutte fasce di età, a partire dai 10 anni - ha aggiunto Brusaferro -mentre le tabelle indicano l'efficacia della vaccinazione con una curva in discesa tra i sanitari e la popolazione delle Rsa". Anche l'occupazione delle terapie intensive" è cresciuta dal 26 al 31% mediamente, superando la soglia di rischio del 30%".

"Stiamo assistento a un cambiamento qualitativo dell'epidemia perché la diffusione delle varianti determina un'accelerazione dei contagi cui devono corrispondere interventi veloci ed efficaci" è il commento del direttore della Prevenzione, Gianni Rezza secondo cui in questo momento "non possiamo che agire con misure di contenimento e mitigazione con l'eccezione della Serdegna che ha comunque piccole aree in rosso". "Il rosso funziona - ha aggiunto Rezza - perché in quelle aree con i divieti più stringenti i contagi stanno diminuendo".

Rezza è intervenuto anche sulle 250mila ldosi del lotto Astrazeneca vietato in via cautelativa da Aifa. "Quando si inizia la vaccinazione di massa - ha spiegato - purtroppo si sa che avverranno eventi avversi che fanno seguito temporalmente al vaccino stesso e non possiamo dire se questi eventi rari abbiamo o meno un nesso di casualità con il vaccini". Tuttavia, "dobbiamo essere estremamente rigorosi". "In Gran Bretagna - ha aggiunto Rezza - sono state somministrate 9 milioni di dosi senza eventi avversi particolari, al contrario l'Austria ha registrato eventi avversi ed è nelle nostra stessa situazione". La stessa Ema afferma "che il rischio sia trascurabile rispetto a un elevato vantaggio, dunque la campagna di vaccinazione va avanti ma senza trascurare di approfondire gli eventi drammatici".

Per Rezza è "giusto sequestrare il lotto, domani partiranno gli ispettori per verificare l'aderenza delle procedure ai protocolli e anche l'Iss farà le dovute analisi di qualità su quel lotto". Al momento, però, "il nesso di casualità non è stato dimostrato per cui chi si è vaccinato nei giorni scorsi deve stare tranquillo e in vigile attesa perché eventuali sintomi potrebbero non essere legati a quel vaccino. La farmacovigilanza risponde proprio a queste domande di sicurezza da parte dei cittadini".


© RIPRODUZIONE RISERVATA