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Covid/ Inail, nella seconda ondata contagi sono 66% delle denunce, il 67,5% in sanità. Bettoni: «Ma i dati migliorano, siamo sulla strada giusta»

di B. Gob.

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La seconda ondata di contagi, soprattutto a gennaio e in misura più contenuta a febbraio e marzo, ha avuto un impatto anche in ambito lavorativo più intenso rispetto alla prima. Lo rileva l'Inail nel 15esimo report nazionale sui contagi sul lavoro da Covid-19 secondo cui «con 109.487 contagi denunciati, il periodo ottobre 2020-marzo 2021 incide per il 66,1% sul totale delle denunce di infortunio da Covid-19, più del doppio rispetto alle 50.699 del trimestre marzo-maggio 2020 (30,6%)». Anche prendendo in considerazione solo i primi tre mesi della seconda ondata, rilevano da Inail, quelli più critici di ottobre-dicembre 2020, la percentuale dei contagi (53,5%) è comunque superiore. Per i decessi, invece, è la prima ondata ad avere avuto un impatto più significativo: il 62,8% dei casi mortali è stato denunciato all'Inail nel trimestre marzo-maggio 2020 (il 34,7% nel solo mese di aprile) contro il 34,8% del semestre ottobre 2020-marzo 2021.
Le morti da Covid-19 segnalate all'Istituto al 31 marzo sono 551, un terzo dei decessi sul lavoro segnalati dal gennaio 2020, con un'incidenza dello 0,5% rispetto al totale dei deceduti nazionali da Covid registrati dall'Iss alla stessa data.
Il settore sanità e assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili) è al primo posto con il 67,5% dei contagi denunciati e il 27,4% dei casi mortali codificati, seguito dall'amministrazione pubblica (Asl e amministratori regionali, provinciali e comunali), con il 9,2% dei contagi e il 9,6% dei casi mortali.
Un messaggio di ottimismo arriva malgrado questo quadro dal presidente Franco Bettoni: «Nonostante i dati appena divulgati non siano di certo rassicuranti - spiega - è però importante evidenziare che dall’inizio dell’anno si sta assistendo a un sensibile calo delle denunce: la fotografia al 31 marzo 2021 rileva che già nel mese di gennaio la percentuale dei lavoratori contagiati da inizio pandemia è scesa al 7,9% rispetto al 23,7% di novembre e al 15,1% di dicembre 2020. Negli ultimi due mesi -prosegue Bettoni - benché i dati siano ancora provvisori, la flessione si è ulteriormente rafforzata segnando un 2,6% a febbraio e un 2,1% a marzo 2021. Anche per quanto riguarda le denunce di infortunio da Covid-19 con esito mortale, nel 2021 si è registrato un significativo miglioramento: dalla quota del 12,2% di novembre e dell’11,4% di dicembre 2020, a gennaio 2021 la percentuale è scesa al 5,3%, a febbraio 2021 al 2,5% e a marzo 2021 al 2,0%. Forti riduzioni nell’ultimo bimestre si sono riscontrati soprattutto tra gli operatori della Sanità, settore più colpito dalla pandemia».


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