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Consip: bando da 64 milioni per la fornitura di 177mila stent coronarici

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È disponibile per gli acquisti della Pubblica amministrazione il nuovo Accordo Quadro Consip per la fornitura di 177mila stent coronarici, suddiviso in quattro lotti merceologici in base alla tipologia di dispositivo: : “BVS – Scaffold riassorbibili” (5.000 stent); “DES con polimero durevole” (80.000 stent, attivazione prevista a inizio novembre); “DES con polimero riassorbibile” (80.000 stent); “DES senza polimero” (12.000 stent)
L’Accordo quadro, sviluppato in collaborazione con la Società italiana di cardiologia Interventistica (GISE), ha un valore stimato complessivo pari a circa 64 mln/€ e una durata di 12 mesi dalla data di attivazione.
"Le PA possono affidare la fornitura ad uno o più degli operatori economici selezionati da Consip - spiega una nota - individuandoli in funzione della graduatoria di merito o secondo il criterio della “scelta clinica” ( ovvero per decisione motivata in relazione alla patologia del paziente e/o all’anatomia della coronaria). In tal modo si garantisce la più ampia scelta per le strutture sanitarie, che avranno la possibilità di acquistare gli stent più adatti alle esigenze di ciascun paziente, senza dover ricorrere a ulteriori procedure".

Le innovazioni introdotte da Consip all’impianto di gara e la partecipazione di tutti gli operatori economici del settore, "consentono alle PA di avere a disposizione una gamma di dispositivi più ampia rispetto alla precedente edizione dell’Accordo quadro, tutti caratterizzati da elevati standard qualitativi e in linea con i percorsi clinici e con le esigenze terapeutiche dei pazienti, con un prezzo medio inferiore del 16% rispetto ai prezzi medi di acquisto alle PA".

"La qualità dei prodotti è stata valutata da una commissione composta da medici emodinamisti esperti - conclude la nota - che ha verificato, mediante la documentazione tecnica a comprova presentata dai concorrenti, il possesso delle caratteristiche tecniche minime e migliorative dei prodotti offerti e ha valutato, mediante l’analisi della letteratura scientifica, l’appropriatezza clinica dei dispositivi".


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