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Dl energia: pacchetto di misure per potenziare il Ssn a cominciare dal Pronto soccorso e per alleggerire il payback sui dispositivi

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

Misure per arginare il fenomeno dei medici "a gettone" incentivando il rientro nel Ssn, potenziamento del Pronto soccorso anche con l'anticipo a giugno di quest'anno (dalla data iniziale di gennaio 2024) delle risorse in più stanziate dalla legge di Bilancio e lo sforzo per arruolare quanti più camici bianchi siano recuperabili tra precari, giovani medici e pensionandi. Ancora: possibilità per gli infermieri dipendenti di svolgere anche la libera professione e diplomi all'estero temporaneamente "sdoganati". Poi, il sostegno al payback per i dispositivi medici con un Fondo da determinare per alleggerire il carico delle imprese e il premio a quante rinunciano al contenzioso. Infine, la stretta sulla violenza contro gli operatori sanitari con tanto di modifica del codice penale.
È un piatto ricco per la sanità quello messo in tavola dal Capo II "Disposizioni in materia di salute" del decreto Energia (bozza), all'esame del Consiglio dei ministri. Misure ampiamente anticipate, almeno per quanto riguarda le macro aree di intervento, dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che approfitta del primo decreto utile per traghettare alcune priorità. Di seguito la sintesi.
Payback dispostivi medici. Un Fondo statale ripartito tra le Regioni e Province autonome per sostenere parzialmente nel 2023 il ripiano dello sfondamento del tetto di spesa sui dispositivi medici e "sconti" alle imprese che non attivano o rinunciano al contenzioso, mentre le altre saranno tenute a versare gli importi integrali entro il prossimo mese di giugno. Sono queste le due principali novità in arrivo - con cifre ancora da definire - in tema di payback per i dispositivi medici nella bozza del Dl Energia. "Gli importi della quota del fondo assegnati a ciascuna regione provincia autonoma - si legge nel testo - possono essere utilizzati per gli equilibri dei servizi sanitari regionali dell’anno 2022". La bozza di decreto prevede anche che "ai fini del ripiano dello sforamento dei tetti della spesa per dispositivi medici, le aziende produttrici dispositivi medici possono portare in detrazione l'Iva determinata" scorporandola.
Medici a gettone una tantum e solo in emergenza. Entro 90 giorni le linee guida della Salute con Anac. "Le aziende e gli enti del Ssn, per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario, possono affidare a terzi i servizi medici e infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, di assumere gli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore, nonché di espletare le procedure di reclutamento del personale medico e infermieristico autorizzate". I servizi "a gettone" potranno essere affidati esclusivamente nei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri (area critica), per non più di dodici mesi, "a operatori economici che si avvalgono di personale medico e infermieristico in possesso dei requisiti di professionalità contemplati dalle disposizioni vigenti per l’accesso a posizioni equivalenti all’interno degli enti del Ssn e che dimostrano il rispetto delle disposizioni in materia d’orario di lavoro". Entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge un decreto del ministro della Salute, sentita l’Anac, detterà le linee guida sulle "specifiche tecniche, i prezzi di riferimento e gli standard di qualità dei servizi medici e infermieristici oggetto degli affidamenti". Il personale sanitario che interrompe volontariamente il rapporto di lavoro dipendente con una struttura sanitaria pubblica per prestare la propria attività presso un operatore economico privato che fornisce medici e infermieri "a gettone" non potrà chiedere successivamente, secondo la norma in via di approvazione, la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale. Per reinternalizzare i servizi appaltati, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, le aziende sanitarie "avviano le procedure selettive per il reclutamento del personale da impiegare per l’assolvimento delle funzioni precedentemente esternalizzate, prevedendo la valorizzazione, anche attraverso una riserva di posti non superiore al 50% di quelli disponibili, del personale impiegato in mansioni sanitarie e socio-sanitarie corrispondenti nelle attività dei servizi esternalizzati che abbia garantito assistenza ai pazienti per almeno sei mesi di servizio". Restano esclusi dalle selezioni gli operatori che si siano licenziati per diventare "gettonisti" dopo un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con il Ssn.
Indennità 'pronto soccorso', i 200 mln aggiuntivi della manovra anticipati a giugno. Specializzandi in libera professione e anziani "part-time"
I 200 milioni stanziati dalla legge di Bilancio come maggiorazione dell'indennità di pronto soccorso anticipati a decorrere dal 1mo giugno prossimo (dal 1mo gennaio 2024) e un pacchetto di misure per arruolare personale dei servizi di emergenza-urgenza degli ospedali, sempre più sguarniti. Tra le risposte alla carenza di organici, l'ammissione ai concorsi di dirigente medico di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza anche senza diploma di specializzazione e fino a tutto il 2025 per quanti in 10 anni (fino al 30 giugno 2023) abbiano maturato presso i servizi di emergenza-urgenza del Ssn almeno tre anni di servizio, anche non continuativo. In deroga alle norme attuali, inoltre, i medici in formazione specialistica possono assumere incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza per un massimo di 8 ore settimanali, con un compenso orario di 40 euro lordi. Largo infine al lavoro "light" dei pensionandi, purché restino operativi: fino al 31 dicembre 2025 il personale dipendente e convenzionato dei servizi di emergenza-urgenza del Ssn e in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato potrà chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da impegno orario pieno a impegno orario ridotto o parziale, in deroga ai contingenti previsti dalle disposizioni vigenti, fino al raggiungimento del limite di età.
Dl energia: infermieri e altri operatori Ssn, via libera al lavoro privato. Deroghe sull'impiego di operatori con qualifiche all'estero
"Agli operatori delle professioni sanitarie di cui all’articolo 1 della legge 1mo febbraio 2006, n. 43, appartenenti al personale del comparto sanità, al di fuori dell’orario di servizio non si applicano le incompatibilità di cui all’ articolo 4, comma 7, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, e all’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165", prescrive il provvedimento nella versione entrante in Cdm. La nuova norma "sdogana" così la possibilità di esercitare la libera professione per chi sia già impiegato nel Servizio sanitario nazionale. L'obiettivo è far fronte al deficit di infermieri e altri operatori sanitari, anche in vista dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la cui attuazione queste figure professionali saranno determinanti. Sempre per "fronteggiare la grave carenza di personale sanitario e socio-sanitario che si riscontra nel territorio nazionale", fino al 31 dicembre 2025 è consentito l'esercizio temporaneo da parte di quanti abbiano una qualifica professionale conseguita all'estero.
Violenza contro i sanitari, la lesione personale diventa "aggravante". Modifiche all'articolo 583 del codice penale
In caso di violenza contro il personale sanitario, la lesione personale rientrerà d'ora in poi tra le circostanze aggravanti previste dall'articolo 583, comma 1 del codice penale, con reclusione prevista tra 3 e 7 anni per gli aggressori. La bozza del Dl energia dopo il punto 2 dell'art. 583 ("Circostanze aggravanti"), introduce il "2-bis. se la persona offesa è esercente una professione sanitaria o sociosanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonché chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell'esercizio o a causa di tali attività".


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