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Naddeo (Aran): firmato il contratto della ricerca 2019-2021, passo avanti per 2mila dipendenti Irccs e Izs

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Aran e organizzazioni sindacali hanno sottoscritto definitivamente il contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021, relativo al personale del comparto Sanità, in particolare, del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria.
“Il contratto firmato oggi - sottolinea in una nota il presidente Aran, Antonio Naddeo - costituisce un risultato importante poiché consente ai circa 2mila dipendenti degli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) e degli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs) di avere un percorso di carriera basato sugli incarichi, oltre a una riduzione dei tempi per l’eventuale inquadramento nei ruoli del Servizio sanitario nazionale. Anche questo Ccnl è stato definitivamente firmato da tutte le organizzazioni e confederazioni sindacali ammesse alle trattative”.
Il Contratto firmato oggi consente di mantenere i precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, e introduce istituti contrattuali quali gli incarichi e, per il profilo di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, i differenziali economici di professionalità. Il percorso di carriera del ricercatore sanitario avviene, dunque, unicamente mediante incarico, similmente a quanto già avviene per la dirigenza sanitaria e, per l’area del comparto, all’area del personale di elevata qualificazione, superando completamente l’applicazione dei differenziali economici di professionalità.
L’istituto degli incarichi responsabilizza maggiormente il personale interessato nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, ivi compresi gli aspetti economico-finanziari. In fase di prima applicazione:
- al ricercatore sanitario viene attribuito un incarico in relazione al maturato delle fasce economiche;
- al collaboratore professionale di ricerca sanitaria le fasce economiche già maturate sono mantenute a titolo di differenziale economico di professionalità per seguire poi la dinamica di quanto già delineato per il comparto sanità per i differenziali economici di professionalità.
Un’ulteriore innovazione è la previsione di un limite finanziario per l’erogazione di alcuni istituti economici. Il contratto, inoltre, disciplina alcuni aspetti del rapporto di lavoro del personale appartenente ai due profili citati, tenendo conto delle specificità, quali, per esempio, la tipologia e la costituzione del rapporto di lavoro, l’orario di lavoro e la valutazione.

Per Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, con la firma di oggi “ si chiude un importante ciclo contrattuale per il personale sanitario, riconoscendo la dovuta valorizzazione professionale a coloro che svolgono un ruolo cruciale nel sistema sanitario italiano”. Dopo la sottoscrizione dei contratti 2019-2021 per la Dirigenza sanità e il Comparto sanità, il rinnovo contrattuale per il personale della Ricerca Sanitaria “rappresenta un altro importante traguardo raggiunto grazie al lavoro svolto dall’Aran e al senso di responsabilità di tutte le organizzazioni sindacali”. Si lavora ora alla definizione dei nuovi atti di indirizzo “che daranno avvio alla nuova stagione contrattuale per il triennio 2022-2024”.

In una nota i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Michele Vannini, Roberto Chierchia e Fulvia Murru sottolineano che “le principali novità rafforzano sia la parte economica sia la parte normativa, motivo per il quale gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e gli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs) dovranno procedere ad innalzare le retribuzioni mensili, introdurre il nuovo sistema degli incarichi professionali adeguando le relative indennità di funzione”. “In aggiunta - concludono i sindacalisti - abbiamo ottenuto l’introduzione delle indennità di rischio radiologico e di pronta disponibilità, la salvaguardia delle fasce economiche conseguite con il previgente sistema, l’introduzione di ulteriori fonti di finanziamento per consentire l’effettiva erogazione dei premi correlati alla performance”.


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