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Covid: le strategie di Pfizer e Moderna contro le varianti del virus

di Er.Di.

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Pfizer e BioNTech hanno avviato uno studio per valutare se una terza dose del vaccino contro il Covid-19, già autorizzato, possa aumentare l'efficacia contro le varianti, tra le quali il ceppo identificato per la prima volta in Sud Africa. Un approccio diverso da quello di Moderna che ha avviato alla sperimentazione clinica un nuovo vaccino mirato proprio a combattere il ceppo trovato in Sud Africa.

Pfizer e BioNTech hanno aggiunto che stanno anche discutendo con le autorità di regolamentazione della salute statunitensi, europee sullo studio di una versione ottimizzata del loro vaccino che i ricercatori hanno progettato per proteggere dalla variante trovata in Sud Africa. "Stiamo adottando più misure per agire con decisione ed essere pronti nel caso in cui un ceppo diventi resistente alla protezione offerta dal vaccino", ha dichiarato in una nota Albert Bourla, amministratore delegato della Pfizer.

Entrambi i vaccini attualmente in distribuzione, Pfizer-BioNTech e Moderna, sembrano generare una risposta immunitaria più debole al ceppo identificato in Sud Africa.

Dal canto suo Moderna prevede tre approcci diversi per combattere le varianti: il primo con "mRNA-1273.351, un candidato booster specifico per la variante basata sulla variante identificata per la prima volta nella Repubblica Sudafricana", il secondo con "mRNA-1273.211, un candidato richiamo multivalente che combina mRNA-1273, il vaccino autorizzato di Moderna contro i ceppi ancestrali, e mRNA-1273.351 in un unico vaccino" e, infine, con "una terza dose di mRNA-1273, il vaccino Moderna Covid-19".

"Sfruttando la flessibilità della nostra piattaforma mRNA - sottolinea Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna -, ci stiamo muovendo rapidamente per testare gli aggiornamenti dei vaccini che affrontano le varianti emergenti del virus".

Moderna, inoltre, ha annunciato ulteriori investimenti di capitale per aumentare la capacità produttiva globale del vaccino Covid-19. "Il piano di base del 2021 - spiega una nota - è aumentato a 700 milioni di dosi e l'azienda sta lavorando per fornire fino a 1 miliardo di dosi nel 2021". Mentre la capacità produttiva prevista per il 2022 "è aumentata a 1,4 miliardi di dosi da 100 μg". Moderna ha ricevuto anche "un feedback positivo" dalla Food and Drug Administration (Fda) sulla proposta di aggiungere più dosi a ogni fiala di vaccino, e l'azienda sta valutando "un piano che potrebbe consentire di prelevare fino a 15 dosi da ogni fiala". Moderna coinvolgerà altre Authority "ove necessario".


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