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G20: innovazione e cooperazione pubblico privato per vincere la sfida sanitaria

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Più innovazione, non solo tecnologica, ma anche regolatoria, e nuovi modelli di collaborazione tra pubblico e privato che mettano al centro i pazienti. È questa la linea che emerge dal primo B20-G20 Dialogue, ospitato oggi dalla Task Force Health & Life Science del B20, l'engagement group ufficiale G20 riservato alle imprese con oltre 1.000 delegati delle maggiori aziende globali. L'evento digitale, organizzato dalla Task force guidata dal Chair Sergio Dompé, ha visto la partecipazione di Emma Marcegaglia presidente del B20, del ministri della Salute di Italia e Indonesia, Roberto Speranza e Budi Gunadi Sadikin, che nel 2022 ospiterà il G20. L'evento s'inscrive all'interno del percorso che l'8 ottobre consegnerà a Mario Draghi, Chair del G20 italiano, tre raccomandazioni per rilanciare il settore della Salute rendendolo più sostenibile e resiliente a pandemia e crisi.

Sono intervenuti, tra gli altri, i quattro Co- Chair della Task Force: Werner Baumann (CEO Bayer); Sir Mark Caulfied (Chief Scientist Genomics England); Geoff Martha (President & CEO Medtronic); Leon Wang (EVP International & Asia AstraZeneca).

"Il dialogo con il settore provato - ha detto Speranza - è un'occasione importante per sottolineare ancora una volta quanto il coordinamento delle iniziative e la condivisione delle conoscenze ed esperienze sia fondamentale per vincere le sfide del futuro. In questo senso, il G20 può e deve essere la chiave di volta in questo processo. L'Italia è pronta a fare la sua parte nel consesso internazionale". "Il G20 di quest'anno si svolge in un contesto complesso come quello della pandemia che ha causato la morte di quasi tre milioni di persone e ha stravolto i sistemi sanitari nel mondo – ha aggiunto il ministro italiano - .Un contesto in cui, per citare le parole del Segretario Onu Guterres, la ripresa deve trasformarsi in una reale opportunità di fare le cose correttamente per il futuro. I Paesi più industrializzati del G20 possono svolgere un ruolo chiave per stimolare un cambiamento positivo a livello internazionale. In particolare, il programma del G20 di quest'anno è incentrato su 3 pilastri: Persone, Pianeta e Prosperità con la salute come elemento trasversale. L'incontro di oggi all'interno della B20 Health and Life Science Task Force ha evidenziato ancora una volta la pressione che la pandemia ha esercitato su tutti i sistemi sanitari nazionali e la necessità di rafforzare la prontezza di reazione alle crisi globali. Dobbiamo sviluppare e migliorare gli standard di cure primarie e allo stesso tempo favorire l'uso delle tecnologie digitali, comprese la robotica e l'elaborazione dati, come elementi centrali per affrontare le sfide future e per accelerare l'evoluzione verso una copertura sanitaria universale".

La ripresa di un ruolo guida nella ricerca e sviluppo di nuovi farmaci e vaccini e nella diagnostica e da parte degli Stati che devono promuovere innovazioni ad alto valore aggiunto equilibrando la prospettiva della sanità pubblica con quella della comunità scientifica sono temi chiave del Policy Paper su cui sta lavorando la Task Force B20 e che verrà presentato all'incontro in autunno dei ministri della Salute del G20.

"La ricerca scientifica, la tecnologia, i big-data e l'Intelligenza Artificiale stanno trasformando tutte le industry – ha sottolineato nel suo intervento il ministro della Sanità indonesiano, Budi Gunadi Sadikin, che nel 2022 ospiterà il G20 – L'Indonesia è composta da oltre 30mila isole e solo attraverso l'innovazione è oggi possibile assicurare la centralità del paziente con costi sostenibili. Quando soffia il vento dell'innovazione molti Paesi erigono dei muri per proteggersi, mentre ancora pochi pensano a come sfruttarlo a vantaggio dei propri cittadini e per questo le raccomandazioni al G20 del Policy Paper del B20 sono importanti".

"Dagli interventi del ministro Roberto Speranza e del ministro Sadikin è emerso con chiarezza che per uscire dalla crisi, le partnership tra pubblico-privato e pazienti sono al centro di una visione della Salute integrata condivisa sia da governi che dalle imprese - ha commentato Sergio Dompé Chair della Task Force B20 Health & Life Sciences -. Un altro punto fondamentale è l'importanza dell'ecosistema che unisce i tanti attori dell'innovazione. Con Emma Marcegaglia, con i Co-Chair che mi affiancano e la Task Force tutta, il B20 sta lavorando affinché per consegnare ai leader del G20 soluzioni che rendano permanente la fenomenale accelerazione nella ricerca e sviluppo che ci ha permesso di avere vaccini in meno di un anno invece che in un decennio".


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