Imprese e mercato
Nuova governance, Assogenerici: «La riforma entri nella prossima manovra»
di Ro. M.
«La chiusura del contenzioso sul pay back per gli anni dal 2013 al 2015 è la premessa fondamentale per il futuro del sistema di governance del farmaco. Riteniamo che la soluzione sia vicina e di questo dobbiamo ringraziare il Governo e l'Aifa per l'incessante ed encomiabile lavoro di confronto e dialogo avviato in questi mesi». Sono queste le valutazioni di Enrique Häusermann, presidente Assogenerici, in linea con le considerazioni di Farmindustria espresse in un articolo di Sanità24 .
E anche secondo Assogenerici, il tempo stringe. «Bisogna fare presto. Il Governo ha fatto passi fondamentali - continua Assogenerici - nella legge di stabilità 2017 con le ridefinizione dei due tetti , ora decisamente più realistica, e con i fondi dedicati ai farmaci innovativi. Un altro passo fondamentale è stato fatto nella “Manovrina”, che ha introdotto nuove regole sui flussi dei dati di spesa. Ora serve l'ultimo miglio: il termine per la revisione del modello di governance farmaceutica scadrà infatti il prossimo 31 dicembre ed è essenziale che le misure di riforma per il futuro entrino nella prossima legge di Bilancio».
La certezza di nuove regole «riveste una importanza strategica sia per il Ssn che per il sistema industriale: né l'uno né l'altro possono reggere ancora in questa incertezza. Per questo Assogenerici auspica che venga al più presto avviato un tavolo di confronto con l'industria farmaceutica su questo tema: le soluzioni devono essere discusse, in una logica di concertazione, con tutti i comparti dell'industria».
Prioritario per l’industria dei farmaci no brand «vincolare normativamente ogni singolo euro risparmiato grazie alla concorrenza di equivalenti e biosimilari al solo comparto del farmaco, così come le risorse non spese devono rimane disposizione dei due tetti di spesa farmaceutica. Bisogna trovare i punti di equilibrio tra gli interessi di tutte le parti in gioco per promuovere un vero e proprio patto di stabilità pluriennale che possa dare un orizzonte stabile all'intero sistema, semplificando al massimo le procedure dell'attuale sistema di pay back».
Una revisione resa più urgente anche dal quadro giuridico emerso dalle pronunce giurisprudenziali sul sistema del pay back. Quindi spazio a regole chiare, lineari e prevedibili «senza più budget o tassi di crescita/ decrescita assegnati in maniera fittizia. I nostri colleghi all'estero ci guardano come alieni quando tentiamo di spiegare loro il nostro sistema di pay back. Nelle attuali condizioni il sistema rischia di non essere più in grado di garantire quella concorrenza fondamentale per la sostenibilità del Ssn. La governance attuale ha dato i suoi frutti negli anni passati ma non regge più di fronte alla sfida di coniugare innovazione e sostenibilità», ribadisce Assogenerici.
«La riforma in cantiere dovrà contemperare l'esigenza di contenimento della spesa farmaceutica - conclude Häusermann - con il diritto di libertà di iniziativa economica, inteso come diritto di ciascuna impresa ad operare in un mercato in cui vi sia reale garanzia di equa concorrenza. E ciò vale per tutto il comparto farmaceutico, per tutte le aziende farmaceutiche indistintamente. Solo se l'industria è sana e verrà mantenuta tale potrà contribuire tanto alla sostenibilità del Ssn quanto allo sviluppo industriale del Paese e alla crescita del Pil».
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