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Sanità digitale e Pnrr: le proposte di Netcomm per valorizzare gli investimenti in telemedicina

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Netcomm ha istituito il Gruppo di Lavoro "Digital Health e Pharma", composto da Humanitas, Medtronic e MSD per supportare le Istituzioni nell’individuare le opportunità e le esigenze legate alla digitalizzazione della filiera sanitaria, mettendo a disposizione un pool di competenze ed esperienze altamente specializzate, che afferiscono ai tre ambiti strategici sui quali si snoda lo sviluppo della digitalizzazione della salute: l’ambito ospedaliero, il contesto farmaceutico e il settore delle tecnologie medicali.

Secondo il Gruppo sono due gli ambiti centrali del percorso di digitalizzazione sui quali occorre agire per uno sviluppo efficace e di valore della sanità italiana: una gestione puntuale e interoperabile dei dati sanitari e un approccio strutturato e coeso alla telemedicina rispetto a tutti gli ambiti che concorrono al buon esito delle sue potenzialità.

In particolare, la visione e le proposte avanzate dal Gruppo in materia di telemedicina afferiscono a quattro ambiti:

- l’individuazione di standard nazionali, chiari e vincolanti per l'accreditamento degli strumenti utilizzabili per i servizi di telemedicina (quali ad esempio, l’integrazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, le modalità e i formati di condivisione delle immagini e la certificazione medicale degli strumenti diagnostici utilizzati);

- una definizione delle prestazioni di telemedicina che possa garantire al personale sanitario un’adeguata suddivisione del tempo dedicato all’attività ambulatoriale, in presenza e da remoto, definendo anche i requisiti relativi all’erogabilità della prestazione anche al di fuori della sede fisica accreditata;

- un’adeguata formazione del personale sanitario in modo da sostenere e guidare la transizione digitale del settore sanitario;

un puntuale studio della sostenibilità economica delle attività di telemedicina, che ne definisca delle specifiche tariffe in grado di tener conto degli investimenti necessari all’erogazione delle stesse.

Secondo Nicola Provenza, co-presidente dell’Intergruppo parlamentare sulla cronicità,non è necessario "mutuare modelli di telemedicina da altre nazioni" ma "calibrarla sulla realtà del nostro paese e pensare a protocolli d’intesa tra ministero della Salute e Regioni che sappiano rispondere alle esigenze di salute dei territori ed al diritto assistenziale di ogni cittadino".

"Alla luce degli importanti ed imminenti investimenti previsti dal PNRR, riteniamo sia necessario istituire un tavolo pubblico-privato che garantisca un confronto fattivo e costante tra la filiera sanitaria e le Amministrazioni – anche territoriali – che si occuperanno dell’implementazione del Piano e che, a regime, possa contribuire all’innovazione digitale del sistema della salute nel nostro paese” sottolinea Roberto Liscia, presidente di Netcomm .

"Nella nostra esperienza di ospedale policlinico votato all’innovazione, la telemedicina è già oggi un servizio di valore per i pazienti e i loro caregivers, che possono così restare in contatto con i medici evitando frequenti spostamenti – racconta Luciano Ravera, amministratore delegato IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas San Pio X -. Questa rivoluzione è stata accelerata dalla pandemia, che ha visto Humanitas assistere i pazienti Covid continuando a garantire le cure ai pazienti oncologici del nostro grande Cancer Center. Ad oggi abbiamo effettuato alcune migliaia di televisite e prericoveri a distanza di cui il 25% per pazienti oncologici, molti con malattie rare".

"Stiamo assistendo a una vera e propria trasformazione del sistema Salute in cui la tecnologia assume un ruolo fondamentale. – spiega Michele Perrino, Presidente, AD Medtronic Italia e Strategic CardioVascular Leader Western Europe - I dispositivi medici sono sempre più piccoli, intelligenti e smart, per dare risposta alla necessità di servizi personalizzati e più vicini ai pazienti, nel corso della diagnosi e della cura, anche al di fuori delle strutture ospedaliere. Le aziende che si occupano di innovazione tecnologica diventano partner importanti in questo processo di trasformazione attraverso un lavoro sinergico con tutti gli attori del Sistema, in grado di dare soluzioni concrete. La telemedicina è il mezzo per monitorare gli esiti e i costi e impostare modelli adatti a ottenere risultati migliori in relazione al denaro speso. É in questa direzione che si muove Medtronic. Get Ready è una app che permette ai medici di seguire al proprio domicilio i pazienti con patologie cardiache, ed è un esempio di come la tecnologia possa fare la differenza, trattare le cronicità, aumentando la qualità delle cure e della vita. Cronicità che in Italia colpiscono il 40% della popolazione per una spesa di circa 67miliardi di euro. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la vita di 85 milioni di pazienti nel mondo entro il 2026. Questo sarà possibile solo grazie all’utilizzo della telemedicina e nel fare sistema con tutte le realtà".

"L’industria farmaceutica è un player importante nell’attuale trasformazione digitale e una sfida che si sta imponendo all’intera Pharma Industry è il superamento del concetto di Farmaco inteso come mero prodotto - dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di MSD Italia. Per questo motivo, è necessario approdare a una visione che non si concentri solo sul farmaco ma che punti i riflettori sull’intero patient journey, per essere sempre più vicino al paziente e alle sue esigenze. Per andare sempre più verso una medicina personalizzata, sarà necessario garantire una maggiore integrazione delle nuove tecnologie e, in particolare, dell’analisi dei dati (big data e analytics)".


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