Imprese e mercato

Tariffario Lea «latitante» e innovazione in stallo: il comparto protesi proclama lo stato di agitazione

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Stallo della riforma dei LEA protesica, mancato recepimento delle nuove Tariffe, mancata attività di revisione degli elenchi delle prestazioni erogabili, mancato accreditamento dei fornitori. Il Comparto delle aziende ortopediche è in ginocchio – un settore costretto a lavorare in condizioni inaccettabili!
Le sigle del Comparto Ortoprotesico - Assortopedia, Cidos, Federlazio, Fioto - "proclamano lo stato di agitazione delle aziende ortopediche e dei lavoratori del settore nella giornata del 18 marzo, per denunciare l’inerzia e l’assenza delle Istituzioni (Ministero della Salute, Conferenza Stato/Regioni, Regioni, Ministero dell’Economia e delle Finanze) che a 6 anni dalla pubblicazione del Dpcm 12.1.2017 non sono ancora riusciti a rendere operativi i nuovi Lea, a organizzare i Ssr e le relative tariffe".
L'obiettivo dello stato di agitazione, spiegano dal comparto, è quello di "attenzionare" l’opinione pubblica, la politica e le istituzioni sulla pericolosa fase di stallo in cui si trova il settore, a causa di una riforma incompleta e mai compiuta. Le problematiche: i dispositivi erogabili sono vecchi di oltre 23 anni e i quadri normativi sono cambiati, la domanda è cambiata, il mondo è cambiato e i costi aziendali che incombono sulle aziende ortopediche si sono moltiplicati. Alle aziende viene chiesto di garantire l’erogazione diretta delle prestazioni protesiche a beneficio degli assistiti e della cittadinanza tutta secondo due classificazioni Iso difformi: quella del nomenclatore 1999 e quello del Dpcm 12.1.2017. Sulle strutture erogatrici "gravano oltre vent’anni di inadempimenti della Pa e da 6 anni si attende la determina del decreto tariffe che renderebbe operativo il paniere delle prestazioni dei nuovi elenchi Lea. Nuovi, ma già vecchi ancora prima di divenire operativi! Intanto, in tutti questi anni, l’inflazione ha raggiunto la soglia del 34% dall’ultimo aggiornamento del Nomenclatore Tariffario".
A oggi - proseguono le sigle - non vi è nessuna evidenza che il ministero della Salute stia lavorando per modificare i Lea, sia nei termini della declaratoria degli elenchi di prestazioni erogabili, sia delle tariffe riferite, sia delle modalità di rinnovo. Incombe altresì lo spettro di molte criticità, per scelte errate, che negheranno la fornitura di presidi indispensabili e rigetteranno nel caos prescrittori, assistiti, Asl, stazioni appaltanti e fornitori.
Da qui la richiesta alle Istituzioni affinché "prendano coscienza del fatto che occorre urgentemente provvedere a: uniformare le prestazioni Lea nei Ssr superando la coesistenza di due classificazioni e regolamenti difformi; rivedere le tariffe, rivedere gli elenchi delle prestazioni erogabili, accreditare la filiera degli erogatori di prestazioni ortoprotesiche, determinare una metodica di lavoro e aggiornamento permanente dei Lea e delle tariffe, semplificare i processi di erogazione e controlli.


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