Imprese e mercato

Tavolo farmaceutica/ Farmindustria, finalmente sinergia tra politiche sanità e industria

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"L'incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha un valore straordinario e conferma l'approccio innovativo e aperto del Governo per rispondere alle molte e complesse sfide che il contesto internazionale pone all'industria farmaceutica in Italia. Un settore strategico per la salute, gli investimenti, l'occupazione e la sicurezza nazionale che finalmente riceve prime risposte positive come i decreti attuativi sugli studi clinici". Così Farmindustria in una nota che segue l'avvio del primo tavolo sul settore. Il nostro Paese - ricordano ancora da Farmindustria - è leader in Europa e le imprese vogliono continuare a investire e a creare occupazione di qualità, per far vincere all'Italia la competizione globale in atto nelle life sciences". Farmindustria considera l'incontro "estremamente positivo anche perché ha interconnesso finalmente e per la prima volta in Italia la politica sanitaria e la politica industriale. Che possono così concorrere in un'azione sinergica alla qualità dell'accesso alle cure dei cittadini e all'attrazione degli investimenti.
Priorità a payback, brevetti, dossier Ue e regole aggiornate
Questo percorso - precisa ancora l'associazione delle industrie del farmaco - ha bisogno di affrontare rapidamente alcuni snodi fondamentali: il grave problema del payback con interventi normativi da applicare già dal 2023, usando le risorse già stanziate per la farmaceutica e senza ulteriori oneri per la finanza pubblica; la tutela della proprietà intellettuale e la disponibilità di incentivi efficaci per gli investimenti sull'intero territorio nazionale; la garanzia della presenza e della massima attenzione sui dossier Ue sulla farmaceutica per valorizzare l'interesse nazionale; l'introduzione di regole aggiornate all'evoluzione del settore e all'innovazione sempre più veloce che genera. "Sarà così possibile - è la conclusione - lavorare insieme nella linea tracciata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, 'con uno Stato alleato delle imprese', offrendo importanti segnali concreti agli investitori nazionali ed esteri per favorire l'attrattività dell'Italia nella farmaceutica".

I principali dati di settore: 68,5mila addetti diretti nel 2022, 90% laureati e diplomati, 44% donne (53% nella R&S) e 150 mila addetti inclusi i fornitori; +9% crescita occupazione 2017-2022, +16% per i giovani e +13% per le donne; nel 2022 49 mld di produzione con 47,6 mld di export, a crescente valore aggiunto; 3,2 mld di investimenti in produzione (1,4) e R&S (1,8); 700 mln all'anno investiti in studi clinici (per ogni euro investito dalle aziende, il Ssn realizza un vantaggio complessivo di quasi 3 euro; 2% del Pil rappresentato dal valore aggiunto diretto e nell'indotto.


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