In parlamento
Nuovi Lea, Lorenzin: «Iter concluso. Pronti a inviare il testo al concerto del Mef»
«Siamo pronti per presentare il Dpcm di aggiornamento dei Lea per il concerto al Ministero di Economia e Finanza. Abbiamo atteso i dati regionali sulle prestazioni erogate come extra Lea, mancano ancora tre regioni, ma possiamo dire di essere pronti e li abbiamo resi aggiornabili anno per anno». Lo ha detto la ministra della Salute Beatrice Lorenzin rispondendo al Question time al Senato su aggiornamento dei Lea e vaccinazioni.
«L'iter si è dunque di fatto concluso - ha spiegato Lorenzin - e questa è un'ottima notizia per i cittadini». I Lea non sono aggiornati dal 2001, ossia da circa sedici anni. «Le motivazioni per cui questo aggiornamento tardava ad arrivare - ha spiegato la ministra - sono molto semplici, in quanto non si riusciva a trovare un modello per garantire la copertura delle nuove terapie e cure. Nel Patto della salute abbiamo inteso non solo rivedere i criteri di aggiornamento e il sistema di monitoraggio dei Lea, ma anche rendere i nuovi Lea aggiornabili ogni anno e costruire una nuova griglia e un nuovo modello di identificazione dei Lea in maniera da poter inserire tutti gli aspetti che sono stati tenuti fuori negli ultimi sedici anni, quindi con riferimento all'appropriatezza delle cure erogate, le nuove terapie, i nuovi trattamenti, la riabilitazione e tutto ciò che riguarda la nostra vita comune dei pazienti sui territori. Le griglie sono state riapprontate secondo un metodo di efficacia ed efficienza del sistema e tenendo conto anche di un meccanismo ormai acclarato da tutti, cioè un sistema di monitoraggio continuo che ci permette, anche attraverso la nuova Commissione Lea, di riaggiornare ogni anno il sistema, rendendolo così attuale rispetto alle nuove scoperte scientifiche, ma anche alle variazioni che possiamo trovare nei singoli territori».
Il tema, ha precisato, «resta quello dell'incertezza del finanziamento a copertura di nuove cure e terapie: per questo, nella legge di Stabilità 2016 ho vincolato 800 milioni di euro destinati proprio alla revisione dei Lea e del nomenclatore per le protesi». È stato poi necessario «attendere le regioni per verificare quanto dei Lea era già applicato. Ora questo lungo iter di confronto è terminato, anche se mancano i dati di tre regioni. Ci riteniamo - ha concluso Lorenzin - soddisfatti».
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